Turismo a Masindi: l’Uganda rurale

postato in: Africa, Uganda | 4

(Ultimo aggiornamento: 27/08/2024)

Al principio dell’inverno del 2019 arrivavo a Masindi. Ero in Uganda da pochi giorni e già mi ero intrufolata al matrimonio i due sconosciuti, ordinato un centinaio di divise scolastiche e mangiato cavallette fritte per strada. Stava per iniziare la mia avventura di volontariato a Masindi. Entrando in città nel buio della sera con la macchina affittata dal mio capo Denis, due marmocchi febbricitanti, la moglie, la nonna e la zia, venivo accolta da luci che illuminavano il cielo a giorno. Era la stagione della raccolta delle cavallette. Mi è subito piaciuta questa città!

Uccelli giganti all'aspetto pericolosissimo davanti alle strutture metalliche (quelle davanti alle casette in costruzione) per catturare le cavallette
Uccelli giganti all’aspetto pericolosissimo davanti alle strutture metalliche per catturare le cavallette

Masindi: una città di provincia africana

Masindi è una cittadina nell’Uganda occidentale a poco più di 200 km da Kampala, decisamente poco toccata dal turismo di massa. La strada principale che l’attraversa è una delle poche asfaltate. Il resto è terra battuta che tende a riempirsi di buche e fango ad ogni pioggia.

Sicurezza per i mzungu

La gente di Masindi è cordiale e tende ad ignorare la presenza di bianchi, cosa piuttosto rara in questo paese. I bambini ovviamente non sono altrettanto educati e capita spesso che ti corrano dietro urlando “Mzungu! Mzungu!”, che è la loro parola per descrivere una persona dalla pelle bianca.

Mi sento anche di dire che mi sono sempre sentita sicura a Masindi. Ho camminato e preso boda-boda da sola (di giorno) senza correre particolari pericoli tranne quello di essere investita da qualche folle guidatore. E tra tutti i posti che ho visitato in Uganda, è quello dove fosse meno radicato nella cultura locale il dover imbrogliare la persona dalla pelle bianca sempre e comunque. 

Come in qualsiasi altro luogo dell’Africa (e non!) consiglio comunque di non rischiare stupidamente. Nascondete gioielli e macchine fotografiche, soprattutto se siete da soli. Girate preferibilmente in coppia e, in definitiva, usate il buon senso.

Un viottolo tra le bancarelle di vestiti del mercato semi coperto di Masindi
Il mercato di Masindi

Negozi, hotel e ristoranti

Tra le strade secondarie, ci sono tantissimi negozietti di abbigliamento e accessori per la casa, un mercato aperto tutti giorni, alcuni bar e ristoranti che servono ottimi piatti locali. Il Karibuni Restaurant è il mio preferito: 100% cibo locale, con prezzi altrettanto locali. Ci sono anche un paio di banche che cambiano le maggiori valute in scellini ugandesi e un negozio di telefonia degno dei migliori centri commerciali europei. E’ anche uno dei pochissimi edifici con aria condizionata della città. Giuro che c’era gente seduta dentro a far nulla se non godersi il clima. 

Se cercate un hotel, vi consiglio il New Court View. A Masindi ero ospite di una famiglia del posto, ma ho passato una notte rilassante in questo hotel come diversivo. Ho trovato un ambiente pulito ed accogliente. Le stanze sono piccole ma carine, dotate di doccia calda (da non sottovalutare!), una zanzariera che funziona a dovere (senza buchi e della taglia giusta per letto), internet e prese elettriche. Anche il ristorante nel patio non è male, offre piatti sia locali che internazionali, con una simpatica tendenza indiana.

Per una connessione WiFi gratuita in città, oltre al giá citato New Court View Hotel c’è il Masindi Hotel. Entrambi hanno un’area bar coperta dove potete sedervi e bere qualcosa sfruttando la connessione. Chiaro che potrebbe saltare la luce per ore, come spesso succede da queste parti, lasciandovi inaspettatamente senza internet.

Masindi e il turismo

Masindi è conosciuta dal turismo perché si trova sulla strada che da Kampala porta al Parco Nazionale delle Cascate Murchison, uno dei più interessanti in Uganda. A confronto con altri, il parco non è enorme, ma è ricchissimo in biodiversità e gli animali da avvistare sono davvero tantissimi. A parte il classico safari in macchina, si possono vedere gli animali anche dal fiume. Sul Nilo, infatti, organizzano simpatici safari in barca che per me sono stati una novità! Altre attività sono le camminate attorno alle cascate, birdwatching, ma anche rafting e pesca. Per i dettagli su cosa vedere, i percorsi e il Nilo Bianco, vi rimando all’articolo sul Murchison Falls National Park.

Antiloi e giraffe pascolano tranquille nel Parco Nazionale Murchison Falls, uno dei luoghi più gettonati dal turismo nella regione di Masindi, in Uganda occidentale.
Antilopi come se non ci fosse un domani!

C’è un’agenzia turistica a Masindi, Yebo Tours, che sconsiglio vivamente. Fa gola perché è una delle poche che non fa base a Kampala. Ma il capo è stato scortese e falso a livelli epocali, la jeep era sporca e scassatissima (e con due polli vivi nel bagagliaio) e i pasti i peggiori di tutto il mio soggiorno in Uganda. Considerano che ho mangiato ad una mensa scolastica che serviva più i 100 bambini e abbondante street food, garantisco che il livello era davvero basso!

Una delle ultime idee del presidente della ONG Shines Children’s Foundation per la quale ho fatto volontariato nel 2019, era di fondare un’agenzia turistica “solidale”. Se aveste intenzione di viaggiare in Uganda, contattatemi in privato che vi passo il contatto. Anche non l’avesse ancora fondata, potrebbe conoscere autisti e darvi i caontatti di buone guide.

Arrivare e spostarsi a Masindi

Spostarsi in Uganda non è molto complicato. Inoltre si può imparare molto della cultura locale semplicemente percorrendo le strade del paese.

La stazione di autobus di Masindi è molto frequentata, e offre connessioni con la capitale e poche altre cittá dell’Uganda, visto che gli autobus di linea non sono certamente la scelta classica del turismo internazionale. Ci sono corse da/per Kampala con la compagnia Link Bus più volte al giorno. Sono affollati, ma decentemente affidabili e sicuri. I prezzi, come per il resto del paese, sono assolutamente stracciati. Trovare gli orari delle corse è un’impresa, ma se riuscite a chiedere ad un impiegato, avrete tutte le informazioni che vi servono con un margine di errore di 30 minuti. Arrivate sempre in anticipo. 

Se non avete una macchina, spostarvi a Masindi non è un problema: ci sono i boda-boda! Sono i “taxi” più utilizzati per i tragitti brevi e ospitano regolarmente 2 passeggeri. Le tariffe delle corse sono più o meno standard: città-città, città-fuori città, un passeggero, due passeggeri… Ma come anche i tassisti europei, a volte provano a fregare il turista con richieste assurde. Chiedete a qualche local le tariffe, per farvi un’idea.

video di un viaggio in boda-boda in una strada sterrata delle campagne di Masindi
Tipico viaggio in boda-boda nelle strade sterrate di Masindi

Per gli spostamenti di qualche decina di chilometro ci sono gli shared-taxi, ovvero minubus che caricano 12-15 persone schiacciate come sardine. Hanno percorsi fissi e vanno fermati con un cenno della mano al loro passaggio. Personalmente ho trovato difficile capire la destinazione di ognuno di questi. La gente del posto però sostiene che i taxi facciano dei chiari segnali quando si avvicinano alla “fermata”.

L’ultima soluzione per gli spostamenti, specialmente se a lunga distanza, sono gli autisti privati. Ovviamente questa è l’opzione piú gettonata da chi vuole raggiungere Masindi per turismo ed è desideroso di privacy e un po’ di comodità spostandosi in Uganda. Gli autisti privati costano chiaramente di più, ma il comfort a volte vince sul portafoglio. Consiglio di chiedere a qualcuno di fidato di darvi il contatto di un autista, come la reception dell’hotel o qualcuno che conoscete personalmente. Mi è capitato che “l’amico dell’amico” non si sia presentato all’appuntamento e, mezz’ora dopo, sia arrivato “il cugino dell’amico”.

La mappa dell'Uganda in stile fantasy Signore degli Anelli
La mia mappa dell’Uganda

Se volete scoprire di più sull’Uganda, potreste leggere:
Il Parco Nazionale delle Murchison Falls
Safari nella foresta alla ricerca dei gorilla di montagna
Come spostarsi e viaggiare in Uganda


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4 risposte

  1. ANTONELLA

    ah ah bellissimo il video dei sussulti per le strade africane! Che nostalgia mi hai fatto venire, il tuo racconto di viaggio iniziale mi ha ricordato il mio arrivo alla missione in Madagascar la notte di Natale con una macchina stracolma di persone, banane e litchis! Mi piace il tuo modo di parlare dei bianchi in Africa: siamo ospiti a volte graditi a volte meno ma pur sempre diversi

    • The Lady

      Banane!! Quante banane ho visto trasportare avanti e indietro su qualsiasi mezzo di trasporto!! Che poi i baschi di banane sono ENORMI e pesano un quintale! 😀 Belle avventure… altro che Alpitour! 😉

  2. Arianna

    L’Uganda m’incuriosisce un viaggio che ho già considerato e che prima o poi vorrei fare, mi piace l’Africa ho visto alcuni paesi e vorrei proseguire

    • The Lady

      Anche io vorrei proseguire nella scoperta di altri paesi africani! 😀 Ce ne sono parecchi nella mia bucket list!! Ma l’Uganda per me è stata davvero una piacevole sorpresa. La consiglio davvero!

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