Turismo in Africa: Visitare l’Isola di Mozambico

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[Ultimo aggiornamento: 22/08/2024]
Immagine Pinterest per "Turismo in Africa: Visitare l'isola di Mozambico": una splendida spiaggia di sabbia bianca vista dal mare

Non certo rinomata meta turistica, il Mozambico non è famoso come altri paesi africani né per i safari né per le bianche spiagge ricche di palme e rigogliosa vegetazione, anche se di queste ultime qualcuna se ne trova. E dopo i due cicloni che si sono abbattuti sul paese nei ultimi anni, potrebbe anche sembrare una destinazione turistica davvero poco interessante.

Ma in questo paese off the beaten path della costa orientale dell’Africa, ho trovato una piccola perla: L’Isola di Mozambico. Ufficialmente chiamata Ilha de Moçambique, quest’isoletta è lunga 3 km e larga 500m. Si trova nel distretto di Nampula ed è collegata con la terraferma da un ponte lungo 3km a corsia unica. L’isola è stata proclamata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità per la presenza di palazzi e altre costruzioni risalenti al colonialismo portoghese del XV-XIX secolo.

Qui i turisti sono quasi esclusivamente ricchi mozambicani o immigrati occidentali trasferiti per lavoro che si concedono qualche giorno di svago. Oppure noi: 2 volontarie del settore medico e io in visita, per pochi giorni di road trip africana.

Vista sulla spiaggia e sugli scogli nel retro delle case dei pescatori di Isola di Mozambico
Spiaggia e scogli sul retro delle case dei pescatori

La storia dell’Isola di Mozambico

Ritrovamenti dimostrano che l’Isola di Mozambico fu inizialmente utilizzata da mercanti arabi come porto già nei secoli X-XIV. Posizionata strategicamente per i collegamenti con l’India, venne successivamente occupata dai portoghesi agli inizi del 1500, quando Vasco De Gama approdò su queste coste.
Con la costruzione del forte di San Sebastiano qualche decennio dopo, l’insediamento divenne capitale dell’Africa orientale. L’isola fu usata principalmente come porto e i portoghesi non furono timidi nel costruirsi bei palazzi, piazze e giardini, soprattutto nella parte nord. Dopo l’apertura del canale di Suez nel 1869, l’isola perse lentamente importanza e nel 1898 l’attuale Maputo fu designata la nuova capitale.

Architettura

L’architettura su quest’isola è differente dal resto del paese. Si trovano edifici con un misto di influenze arabe e portoghesi, europee e anche indiane. Per le costruzioni vennero utilizzati pietra e calce, con tetti piatti e piastrelle colorate. Purtroppo buona parte di queste edifici sono in avanzato stato di decadimento o in totale rovina. Qualche investitore ha comprato i più piccoli trasformandoli in meravigliosi bar, negozi o b&b. Ma anche i siti di interesse turistico sono lasciati un po’ a sé stessi.

Architettura su Isola di Mozambico: The Lady tra le piastrelle che ornavano gli edifici i tempi del colonialismo portoghese e il Cine-teatro chiuso per disuso
The Lady tra le piastrelle che ornavano gli edifici ai tempi del colonialismo portoghese sull’Isola di Moambico – Cine-teatro chiuso per disuso

Cosa visitare sull’Isola di Mozambico

Il mare e le spiagge

Da sfruttare a seconda della marea, le spiagge sono piccole, sabbiose e occupano entrambi i lati dell’isola. L’acqua è pulita e trasparente, ma a tratti il fondale è coperto di alghe che rendono impossibile vedere dove posare i piedi. Suggerisco fortemente l’uso di scarpe da scoglio.

Vi ritroverete spesso a condividere le spiagge con pescatori che puliscono le reti o preparano le vele per la pesca. Può anche capitare che gruppi di bambini vi stia a fissare in silenzio. E che uno di loro si metta a giocare coi vostri strani capelli lisci facendovi le treccine. Così, senza chiedere il permesso. Attenzione: se fate l’errore di condividere della frutta con qualcuno di loro, c’è il rischio che una fiumana di piccoli gnomi vi segua per i successivi 3 giorni. Seminarli è impossibile.

I tour in barca a vela su altre isolette

Esistono varie escursioni in barca a vela di poche ore o di un’intera giornata. Tra le cose più belle da vedere attorno all’Isola di Mozambico, ci sono le isolette di Goa e Sena. La nostra barca ci ha lasciate a qualche decina di metri dalla spiaggia bianca dell’Isola di Goa. Abbiamo avuto il tempo di fare un po’ di snorkelling, camminare sulla spiaggia di sabbia bianchissima e immacolata e infine farci deridere quando abbiamo cercato di risalire in barca dall’acqua con invidiabili grazia e agilità.

Il mare è strapieno di pesci e il fondale è ricoperto di coralli coloratissimi. I ricci la fanno da padrone. Ho visto qualche piede pagarne le conseguenze e non è stata una bella esperienza. Ripeto: le scarpe da scoglio sono fondamentali. Sempre. E’ importante contrattare prezzo, tempi e tour in anticipo, onde evitare fastidiosi equivoci.

Profilo dell'isola di Goa - Spiagge dell'Isola di Mozambico con bambini e pescatori
Profilo dell’Isola di Goa – Spiagge dell’Isola di Mozambico

Il forte di San Sebastiano

Costruito dai portoghesi nel XVI secolo nel forte di São Sebastião si può gironzolare liberamente visitando ogni suo angolo. Da un punto di vista turistico, non si trova mezza indicazione, iscrizione, direzione o informazione scritta. Ma è possibile pagare una di quelle insistenti guide turistiche che ti si appiccicano addosso appena ti avvicini all’entrata. Il fai da te, comunque, è piuttosto divertente. L’erba del prato dentro le mura non è stata curata nè tagliata da almeno un decennio, rendendo l’attraversamento un’avventura. Siamo entrate e uscite da vari edifici con dubbi utilizzi, ritrovandoci prima sul tetto, rigorosamente senza parapetto, poi in vicoli senza uscita, in stanzette con chiari odori di recente attività umana e per finire su scalinate ripidissime e un po’ malridotte chiaramente senza corrimano.

Cappella di Nostra Signora di Baluarte

Con un po’ di fortuna, dal forte si può avere ha accesso alla Cappella di Nossa Senhora de Baluarte, costruita del 1522 e considerata la costruzione Europea più antica dell’emisfero Australe. Dico “con un po’ di fortuna” perché nell’angolo a nord-est del forte c’è una porta per raggiungere la cappella. A volte è aperta e a volte no. Capita anche che qualcuno la chiuda, con te dall’altro lato. E se non te ne accorgi in tempo, rimani chiuso fuori dal forte, con gli scogli come unica via d’uscita, e aspettando pazientemente la bassa marea.

Due delle attrazioni dell'Isola di Mozambico: la Cappella di Nostra Signora di Baluarte durante la bassa marea e (l'interno in decadenza de)l forte di San Sebastiano
Cappella di Nostra Signora di Baluarte durante la bassa marea – Interno del forte di San Sebastiano

Palazzo del governatore

Ex collegio gesuita, il palazzo del Governatore comprende il palazzo, il museo marittimo e la chiesa di São Paulo. La visita al palazzo mostra arredi completi, tappeti persiani, fotografie e oggetti di uso quotidiano del colonialismo portoghese. Il museo è stato inaugurato dopo l’indipendenza del paese nel 1975. Si trovano reperti archeologici, oggetti recuperati da naufragi sulle coste di Nampula, porcellane e altri ritrovamenti vari. Un’altra parte è dedicata l’arte sacra, con sculture, dipinti e ornamenti religiosi. La chiesa di San Paolo è piccolina, con un bel pulpito e un balconcino dal quale il governatore poteva seguire le celebrazioni “privatamente”. In generale, il Palazzo del Governatore è probabilmente l’edificio meglio conservato dell’intera isola.

L’Ospedale

Ultimo ma non ultimo, avevamo letto che l’ospedale di quest’isola era stato per anni il più grande non solo del Mozambico, ma dell’intera Africa sud sahariana. Le descrizioni lo definivano un palazzo portoghese neo classico del 1877, con un giardino “con fontane e laghetti artificiali”. Essendo del settore, le mie compagne di viaggio hanno insistito per fare un giro e vedere questa meraviglia architettonica. Per ovvi motivi non ho foto degli interni, ma diciamo che il giardino con la fontanella non è proprio quello che ha colto la mia attenzione.

Ex entrata principale dell'ospedale dell'Isola di Mozambico, con facciata e scale in decadenza
Ex entrata principale dell’ospedale di Isola di Mozambico

Mangiare e dormire sull’Isola di Mozambico

Ci sono diverse guest house, b&b e alloggi di vario genere sull’isola.
Io sono stata a Casa do Gabriel, in una stanza enorme, con zanzariere a coprire i letti e bei servizi. Ogni stanza è arredata in modo diverso e particolare, c’è una piccola piscina al centro del caseggiato e una terrazza dove viene servita la colazione con vista sul mercato coperto del pesce e un angolo di spiaggia occupata dalle reti dei pescatori.

Per mangiare e bere c’è l’imbarazzo della scelta. Rickshaws Pousada e Café è un’ottima scelta per un drink al tramonto. Il Ristorante Karibu cucina un piatto di polpo indescrivibile, Reliquias ha un meraviglioso dehor mentre Floor de Rosa Fooftop una splendida terrazza e dei cocktail interessanti. Non disdegnate lo street food: con pochi euro si può avere una cena casereccia abbondantissima, seduti ad un tavolino di plastica con i mozambicani del posto. Un buon baracchino si trova vicino al mercato comunale.

Isola di Mozambico: I tavoli di pietra del Mercato coperto del pesce e altalena/divano nell'entrata della guest house Casa do Gabriel
Mercato del pesce – altalena/divano nell’entrata di una guest house

I contrasti dell’Isola di Mozambico

Nonostante il turismo porti un discreto guadagno e possibilità di impiego in negozi, ristoranti, alberghi e altri servizi simili, metà dell’Isola di Mozambico è purtroppo occupata da baracche dove la situazione economica e igenico-sanitaria dei residenti non è molto diversa dalla maggior parte del resto del paese. E’ un ibrido tra sviluppo economico e povertà sociale che lascia un po’ l’amaro in bocca.

Ma fare ragionamento seri dopo 3 giorni spalmata sulla spiaggia a godermi buon pesce e tramonti da sogno è difficile. Per ora, è meglio concentrasi sul sole che scende, laggiù, sulla rossa Africa.

Scena di vita quotidiana su Isola di Mozambico: Bambini che giocano per strada ad un gioco da tavola locale con dei dadi e delle pedine
Bambini giocano per strada ad un gioco da tavola locale (del quale non ho capito le regole…)

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6 risposte

  1. silvia terracciano

    io sono stata in Africa quando avevo 23 anni, ho visitato dei posti davvero mozzafiato insieme a tanta povertà purtroppo e come si dice mi è rimasto il mal d’Africa non vedo l’ora di potervi ritornare

    • The Lady

      Esistono tanti preconcetti sull’Africa ma, come dici tu, ha anche posti pazzeschi e tanto da offrire! Anch’io spero di tornarci presto!

  2. Valentina

    Interessante! Confesso di non aver mai sentito parlare molto del Mozambico, ma sicuramente merita attenzione. Sia per i posti di mare e natura, sia per i suoi contrasti, la sua storia, la sua gente! Grazie per averne parlato 🙂

    • The Lady

      Sì, è poco conosciuto come meta turistica. Ma come tanti altri posti, c’è tanto da vedere… solo che non è pubblicizzato! Grazie di aver lette! 🙂

  3. Fabiana

    Il Mozambico, un sogno nel cassetto! Durante la mia esperienza Erasmus a Lisbona ho conosciuto tantissime persone di questo posto e devo ammettere sono solari come la loro bellissima terra! Immagini splendide, davvero complimenti!

    • The Lady

      Eh, sì, ex colonia portoghese. Ma il loro accento l’ho trovato più comprensibile! 😛 Se hai l’occasione, merita di essere visto, un po’ come tanti posti semi sconosciuti dell’Africa. Purtroppo in questo periodo non è messo benissimo… ma si riprenderà: è un popolo forte!!!

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