Spostarsi e viaggiare in Uganda: boda-boda, bus affollati e autisti improvvisati

postato in: Africa, Uganda | 20

(Ultimo aggiornamento: 13/01/2025)

Spostarsi e viaggiare in Uganda è meno complicato di quello che si potrebbe pensare. Lo dimostra il traffico continuo di auto, minibus e boda-boda in qualsiasi città e villaggio. Le strade principali del paese, infatti, sono ben costruite, decentemente asfaltate e coprono buona parte del territorio. Dall’aeroporto internazionale di Entebbe a Kampala, inoltre, c’è un’autostrada nuova di zecca con aiuole fiorite nel centro e cavalcavia che fanno invidia all’Europa. Non ne ho ben capito la necessità, ma ammetto che dà un’ottima prima impressione a chi sbarca in Uganda senza conoscere il posto. Chiaramente, appena fuori dalla rete autostradale primaria, c’è un mare di terra battuta con buche, dossi e fango, che gli autisti locali amano chiamare “il massaggio africano”.

Come spesso accade in certe zone del mondo, anche per spostarsi in Uganda bisogna scegliere tra una delle due classiche condizioni del viaggiatore:
–    pagare
–    adattarsi
Se paghi, puoi ottenere ciò che vuoi, dove vuoi, più o meno quando vuoi. Se ti adatti, puoi ottenere più o meno ciò che vuoi, dove si riesce, quando sarà possibile. Ma a prezzi stracciati.
Vediamo le opzioni per viaggiare all’interno della Perla D’Africa.

I Boda-boda: spostamenti brevi

Numero uno per diffusione in Uganda e assolutamente in cima alla mia classifica di “gioia in terra africana”, sono i boda-boda. Ovvero motociclette da strada con funzione di taxi. Sono perfetti per gli spostamenti brevi, hanno un lungo sellino e sono omologate per 3 persone, incluso il guidatore. Le donne spesso si siedono con le gambe entrambe dallo stesso lato, come le amazzoni dei secoli passati. Ovviamente trasportano anche gruppi di bambini, famiglie intere, merci, animali…. La fama di Napoli non è niente a confronto dei boda-boda ugandesi: ragazzino senza casco, spostati proprio! Arrivo io con 40 polli! Vivi.

Muoversi e viaggaire in Uganda: trasporto di polli vivi con boda-boda
Trasporto di polli vivi

E’ tutta questione di bilanciamento e pratica. All’inizio pensavo “ma come fanno a starci in così tanti?”. Ne superavo alcuni lentissimi, con 3 adulti e i loro bagagli, altri con assi di legno impilate una sull’altra, secchi, sedie, millemila bambini… Poi un giorno sono salita con un altro passeggero adulto e una ragazzina. In quattro, compreso l’autista, seguivamo un altro boda-boda che ci trasportava a casa il water di ceramica appena comprato. Emozioni rare.

Muoversi in Uganda: consegna a domicilio di un WC trasportato con un boda-boda
Consegna a domicilio

Prezzi e prenotazioni

I prezzi dei boda-boda sono più o meno standard: città-città, città-fuori città, una persona sola, due passeggeri…. Una volta capite le tariffe, non bisogna neanche contrattare. “Devo andare al mercato. 1000 Scellini. Mi porti?”. Solitamente accettano con un cenno della testa, senza perdersi in tante chiacchiere. A volte provano a chiedere di più semplicemente perché la tua pelle è diversa dalla loro. Una sorta di razzismo al contrario. La classica mossa di girarsi a chiedere all’amico della moto di fianco gli fa immediatamente cambiare idea.

I boda-boda si prendono quasi sempre a caso, fermandone uno di passaggio o andando all’angolo a cercare “la stazione” dove si fermano a chiacchierare tra loro. Ma se rimanete in un un villaggio o in una città piccolina per qualche giorno, vale la pena farvi dare il numero di telefono di qualche boda-boda. Trattando sempre con la stessa persona è più facile evitare imbrogli. Ricordatevi comunque che se prenotate, non avrete necessariamente un servizio puntuale: la flemma africana è quella che è. Se dicono che arrivano alle 10, non vuol dire che alle 10 suonano il campanello! Magari sono liberi alle 9.45, o magari alle 10.20 ti richiamano per dirti che adesso arrivano. Forse.
Un altro vantaggio di conoscere uno di questi tassisti su due ruote è che potrebbero prestarti la moto per fare pratica. All’africana: senza casco, con la gonna lunga e sullo sterrato.

Ragazza guida un boda-boda: un mezzo dei trasporto diverso per viaggiare sulle strade sterrate dell'Uganda
Anonima pilota di boda-boda

I taxi: le medie distanze

Per le medie distanze, diciamo tra paese e paese con più di qualche kilometro da percorrere, ci si può invece affidare ai taxi comuni. Ovvero minibus che raccolgono 12-15 passeggeri (più i bagagli) su tratte prefissate. Si trovano sia in città che tra i villaggi e non ho la più pallide idea di come si faccia a sapere la destinazione di ognuno di loro. Si dice che facciano cenni vvicinandosi alla fermata. Ma per me sono leggende. Senza aiuto di altri passeggeri, non sarei mai stata capace di prenderne nemmeno uno!

Ogni taxi è organizzato con un autista e un “aiutante”. Quest’ultimo apre e chiude la porta scorrevole quando sale e scende gente, raccoglie i pagamenti e le richieste delle fermate.
Per fermare il minibus si fa un cenno dal ciglio della strada. I prezzi dipendono dalla distanza da percorrere. Vi sedete tra i passeggeri dicendo addio a privacy e distanziamento sociale e, quando volete scendere, cercate di cogliere l’attenzione dell’aiutante.

E’ un’esperienza da provare. Ma da evitare assolutamente se avete bagagli ingombranti. Le caprette invece vanno bene, quelle le mettono sul tetto. True story.

La stazione dei taxi a Kampala: decine di minubus tutti uguali parcheggiati in un enorme parcheggio affollatissimo.
Stazione dei taxi a Kampala

Lunghe distanze: autisti privati e autobus

Fin’ora non ho preso in considerazione l’auto privata come opzione per viaggiare in Uganda. In verità, spostarsi da soli in questo paese è totalemente fattibile purché si rimanga fuori dalla capitale. Sono certa che Kampala sia uno degli ultimi gironi dell’inferno della mobilità ultraterrena.
Ammettendo che non abbiate deciso di affittare un’auto, per gli spostamenti più lunghi le vostre opzioni sono quindi di prenotare un autista (scelta piuttosto frequente) o di prendere un autobus (per chi ha un budget limitato e gli hippy).

Gli autisti privati

Per le lunghe distanze gli autisti privati sono la scelta più comoda, anche se certamente la più cara. Ci si può affidare ad un’agenzia, specialmente se avete programmi turistici come un safari in un parco nazionale o avete bisogno di una guida che vi porti a vedere i gorilla di montagna o gli scimpanzè.

Se volete semplicemente spostarvi all’interno dell’Uganda senza necessità particolari, chiedete a qualcuno di fidato, expat che vivono in zona o anche alla reception di un albergo serio. Cercate sempre di parlare con la persona interessata, anche se, a dire la verità, questo non è comunque garanzia di successo. Preciso “fidato” e “serio”, infatti, perché mi è capitato più di una volta di aver prenotato un autista che poi non si è presentato. In un caso, all’ultimo momento, è arrivato il cugino dell’amico. Da queste parti bisogna adattarsi e anche un po’ fidarsi delle parentele improvvisate!

In Uganda il piano B passa sempre dai boda-boda: chiedete ad uno a caso. Ha sicuramente un amico o un parente con una macchina disposto a portarvi dove vi pare. Fissate un prezzo e dategli il tempo di arrivare a prendervi.

Gli autobus

L’alternativa agli autisti privati sono gli autobus a lunga percorrenza. Le maggiori città dell’Uganda hanno una stazione di bus con diverse corse giornaliere, specialmente da/per Kampala. Nella capitale, infatti, ci sono ben due stazioni, con gli autobus raggruppati per compagnie e destinazioni. Questi bus sono discretamente affidabili e i prezzi decisamente competitivi. Certamente, però, il comfort non è il loro forte!

Ho provato Link Bus, i cui autobus coprono la parte occidentale dell’Uganda, e YY Coaches, per andare verso est. Sconsiglio vivamente quest’ultima compagnia. Non solo c’erano passeggeri paganti seduti su sgabelli nel bel mezzo del corridoio, ma cambiano i prezzi del biglietto a seconda del colore della pelle del passeggero.

L'interno di un bus a lunga distanza in Uganda: sovraffollato, caldissimo e con i bagagli nel corridoio.
La qualità della foto è direttamente proporzionale al comfort del bus sul quale è stata scattata

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20 risposte

  1. Roberta

    Interessantissimo articolo, anche se l’Uganda non è esattamente una meta turistica. Io vorrei tanto salire a bordo di un boda boda 🙂

    • The Lady

      C’è turismo in Uganda, sai? Meno di altri posti, ma più di quello che immagineresti! 😀 Prima attrazione sono i gorilla di montagna, che si trovano quasi solo qui. Seconda… i boda-boda!!! 😀

  2. Teresa

    L’Uganda è una delle destinazioni che ho nel cuore da secoli; non solo per il trekking per vedere i gorilla, ma anche per la sua natura ed i safari. Ma penso che quando sarà il momento, sarò una di quelle che paga ma non si adatta 🙂

    • The Lady

      A volte viaggiare comodi ha dei grossi vantaggi, tra i quali non perdere tropo tempo e non arrivare a destinazione mezzi morti!! 😀 Soprattutto se il tempo è poco, ne vale la pena!

  3. Annalisa Trevaligie-Travelblog

    Non so se riuscirei a resistere, soprattutto vedendo passare una moto con 40 polli vivi al mio fianco! Dovrei far uscire tutto il mio spirito di adattamento, che è già poco! Credo che rimanderò la visita a tempi più maturi per me. Anche se lo trovo un paese meraviglioso, in tutte le sue sfumature, non so se riuscirei a viverlo serenamente.

    • The Lady

      Ammetto che adattarsi a volte è stata dura! Qualche tentativo fuori dalla tua comfort zone dovresti sempre farlo, se non altro per vedere com’è. Magari scopri che ti piace! 😀 Io sono impazzita per i boda-boda, infatti. Ma, per esempio, il secondo autobus è stato il limite dove la mia comfort zone si è seduta rifiutandosi di muoversi fino a chè non è arrivato l’autosta a prenderci! ;P

  4. Eliana

    Adoro, ADORO leggere articoli sull’Africa con questa chiettezza e questa verità: è così, sei tu che ti devi adattare, ergo adattati! Questo modus operandi è tutt’altro che nelle nostre corde ma è forse una delle cose che meglio ricordo dell’Africa e che più rimpiango (già, rimpiango): perchè non si può sperare di visitare l’Africa con il confort e il lusso, l’Africa va vissuta, anche con il cugino dell’amico dell’autista.

    • The Lady

      Hai ragione! 😀 Tanti vanno dall’aeroporto al safari all’aeroporto senza nemmeno assaggiare il cibo locale. Non sanno cosa si perdono!! Certo adattarsi non è facile, specialmente se il viaggio dura più di un paio di settimane… Alla lunga ci si stanca. Ma poi avrai un sacco di storie da raccontare!! 😀

  5. Anna

    Ah, i boda boda! Pensavo di aver visto tutto con i tuk tuk indiani ma credo che i boda boda vincano su tutto! Vorrei visitare l’Uganda sicuramente per questo mezzo di trasporto…e poi…per i mitici gorilla nella nebbia!

    • The Lady

      I gorilla sono meravigliosi e li si vede da così vicino!!! L’India mi manca, non vedo l’ora di provare anche io i tuk tuk!!

  6. Mariarita

    Ma che bello, non avevo mai letto nessun post sull’Uganda! Posso chiederti come mai l’hai scelta come meta per un viaggio? È un Paese sicuro per i turisti occidentali?

    • The Lady

      Sono andata a fare volontriato, e la scelta è stata un po’ random! 😀 Ma l’ho scelta anche perchè è un paese piuttosto sicuro, più di altri in Africa, almeno. E anche perchè ha parecchio da offrire ai turisti! Soprattutto per safari e i meravigliosi gorilla di montagna!!! Qui racconto del mio tempo di volontariato nella zona ovest del paese.

  7. valeria

    Non è in cima alla lista dei posti che vorrei visitare ma ammetto che mi hai incuriosito, il boda boda è da provare, vuoi mettere il fascino della contrattazione?

    • The Lady

      Contrattazione o meno, I boda-boda sono fantastici davvero! Mi sono divertita un sacco a gironzolare in moto! 😀

  8. Federica Assirelli

    Mi hai ricordato molto l’Oriente dove ho vissuto 6 anni e viaggiato tanto. In particolare i motorini in Thailandia dove si carica di tutto e gli infiniti viaggi sui bus in Indonesia con galline verdura e zero distanziamento. Chissà se anche ora viaggiano ancora così!

    • The Lady

      Ho idea che il ditanziamento sociale in alcuni posti non sia stato preso tanto alla lettera 😛

  9. Elena

    Sarebbe carino provare un boda boda. Non sono sicura però di riuscire a prendere un autobus per le lunghe tratte, troppo affollati per i miei gusti.

    • The Lady

      Si, la folla accalcata, soprattutto di questi tempi, toglie un po’ la voglia di viaggiare in autobus! 😀 Boda-boda per tutti!

  10. Valeria

    Post mitico.l’ho letto tutto d’un fiato, dice più dello spirito africano che cento guide turistiche. I boda boda penso che se la battano solo con le moto di hanoi dove ho visto famiglie di 5 persone più pacchi della spesa complimentu per il tuo spirito di adattamento, che ti fa godere la parte migliore.

    • The Lady

      Grazie! Ho sentito parlare di quelle moto! E dei tuk tuk indiani… Sì, non vedo l’ora di provare anche quelle!!! 😀

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