7 sentieri per scalare il Kilimangiaro: come scegliere la via migliore

postato in: Africa, Tanzania | 14

(Ultimo aggiornamento: 22/08/2024)

Quando ho deciso di scalare il Kilimangiaro non ne sapevo assolutamente nulla. Non sapevo che fosse un parco Naturale il cui ingresso si paga a caro prezzo, non sapevo non ci abitasse nessuno e non sapevo che la cima Uhuru Peak fosse il punto più alto del continente Africano.

Avevo mille domande (alcune risposte ve le posso ora offrire in questa sezione FAQ sul Kilimangiaro). Ho iniziato a leggere e mi sono quasi persa nella vastità delle informazioni che si trovano in rete. Anche se a dire la verità, pochi sono i dati utili scritti in italiano.

Una delle scelte più difficili è stata quella riguardante la via da percorrere. Ne esistono 7, più un’ottava usata solamente per la discesa, e sono chiamate “route“. Ognuna di esse ha pro e contro, e ognuna è unica e diversa sotto vari aspetti. E allora, come si fa a scegliere la via migliore per scalare il Kilimangiaro?

Immagine Pinterest per "Scalare il Kilimangiaro: le 7 vie per la vetta": un romantico tramonto con la cima di Mont Meru sullo sfondo

Qual è la via migliore per scalare il Kilimangiaro?

Dipende.

Dipende da quanto tempo avete, quanto siete allenati e quanto volete spendere.

Le vie tra cui scegliere sono: Marangu Route, Machame Route, Lemosho Route, Shira Route, Rongai Route, Umbwe Route e Northern Circuit. Si incontrano tutte a Stella Point o a Gilman’s Point, un centinaio di metri prima di raggiungere la vetta, Uhuru Peak.

Io ho scalato sulla Machame Route. Le informazioni riguardanti le altre strade che trovate in questa pagina le ho raccolte parlando con altri viaggiatori incontrati prima, dopo e durante la scalata e da tutto quello che ho letto durante la mia preparazione e la stesura di questo post.

Vediamole una per una.

Mappa delle 7 vie per scalare il Kilimangiaro, i campi e le cime più alte. Sulla carta, nessuna è migliore dell'altra.
Le 7 vie per scalare il Kilimangiaro *

1. Marangu Route

Detta anche CocaCola Route perché è la più frequentata, è spesso scelta in quanto dura poco, solitamente 5 giorni, ed è quindi anche quella più a buon prezzo. Lo svantaggio maggiore, a parte l’affollamento dovuto in parte dall’utilizzo dello stesso identico percorso sia in salita che in discesa, è che offre l’acclimatamento peggiore, non solo perché è breve, ma anche perché è un costante salire salire salire, invece del consigliatissimo “walk high, sleep slow” e cioè cammina più in alto del dovuto durante il giorno, ma passa la notte qualche centinaio di metri più in basso. Sembra un’idea controproducente, ma fa bene al corpo per abituarsi a queste altitudini. Marangu Route ha di conseguenza una percentuale di successo che si aggira intorno al 50%, la più bassa di tutte.

2. Machame Route

Questa via è la via più utilizzata. Viene offerta solitamente in 6 o 7 giorni, a seconda che il quarto e quinto giorno di scalata, compreso il summit a Uhuru Peak, siano fatte in un’unica tirata (a mio parere, follia pura) o spezzate in due. La versione in 7 giorni ha una percentuale di successo piuttosto alta, intorno al 90%. La difficoltà del percorso va crescendo, con un semplice primo giorno di passeggiata nel bosco, per raggiungere il muro verticale Barranco al quarto. Il paesaggio cambia continuamente: fitto bosco, brughiera, deserto alpino, nuda roccia e sabbia, tanta sabbia vulcanica in vetta!!

Cartello dell'entrata del Parco Nationale del Kilimangiaro, Machame Gate
Machame Gate: una delle entrate al Parco Nationale del Kilimangiaro,

3. Rongai Route

Con Marangu, è la più facile via di scalata. E’ l’unica con partenza sul lato nord della montagna, il più secco e meno piovoso,  che garantisce un clima più favorevole durante la scalata. E’ più cara delle altre perché c’è la necessità dello spostamento iniziale sul lato opposto della montagna; non è molto richiesta e non tutte le agenzie la propongono. Rimane quindi poco frequentata e molto tranquilla. Utilizza la Marangu Route per la discesa, rendendo lo scenario molto vario, coprendo entrambi i lati della montagna. Ha una percentuale di successo che si aggira intorno al 75-80%, grazie ad un acclimatamento abbastanza buono.

La cima innevata dle Kilimagaro da Karanga Camp
La cima del Kilimangiaro da Rongai Camp

4. Lemosho Route

Parte da ovest con due giorni di foresta pluviale e al quarto giorno incontra Machame Route a Lava Tower dove la vegetazione già scarseggia. L’intero percorso è di 7 o 8 giorni. E’ una delle vie più care anche perché non viene offerta da molte agenzie, ma il panorama è tra i più vari. Il successo della scalata su questa via è molto alto, si aggira sul 90% per 8 giorni di cammino.

5. Shira Route

Come Lemosho, questa via parte dal lato ovest del Kilimangiaro per poi incontrare Machame Route. Viene solitamente offerta in 7 giorni, con variazioni da 6 a 8, aggiungendo un giorno extra di acclimatamento. Il primo giorno costeggia una strada percorribile in macchina fino ai 3500 metri. Quest’ultima è la stessa strada utilizzata per le emergenze in quota: se uno scalatore si fa male viene portato con una sorta di lettuccio metallico a ruota singola fino a qui, e un pick up lo porterà poi all’ospedale più vicino. Volendo, quindi, è possibile iniziare la scalata sulla Shira Route direttamente dai 3500 metri, saltando la zona di foresta pluviale. Ovviamente questa scelta influisce sull’acclimatamento, che pero’ resta comunque buono, soprattutto optando per 8 giorni.

Una toilet di Shira Camp e le nuvole che coprono l'orizzonte
Shira Camp e la vista sulle nuvole

6. Northern Cirquit

E’ il percorso più lungo, solitamente 8-9 giorni di cammino. Offre il miglior acclimatamento e difatti ha una percentuale di successo che rasenta il 100%. Parte da ovest, condividendo i primi due giorni di foresta con Lemosho Route, prosegue visitando la parete nord, poco frequentata, e poi continua in senso orario fino a Uhuru Peak. Girando attorno alla montagna, è considerata la via più bella per la gran varietà di panorami.

7. Umbwe Route

Viene offerta da poche agenzie. E’ la via più faticosa, con uno scarsissimo acclimatamento e viene sconsigliata a chiunque non sia fisicamente ben preparato e già abituato alle alte quote. E’ per questo anche la strada meno battuta: se il Kilimangiaro accoglie circa 35.000 visitatori all’anno, solo l’1% sceglie Umbwe. Viene offerta in 5, 6 o 7 giorni: consigliatissimi i 5 giorni, mentre il settimo giorno aggiuntivo facilita parzialmente l’acclimatamento. I primi due, in particolare, sono molto intensi: si sale da 1800 metri fino a circa 4000 metri su un percorso così ripido da essere percorribile solamente grazie alle radici degli alberi che offrono qualche sorta di appiglio e “scalino” naturale. Il vantaggio maggiore è chiaramente la tranquillità della scalata.

Un giorellino giallo nella desolazione rocciosa e arida del Kilimangiaro
Fiorellino sopravvissuto all’assenza di vita circostante

Come scegliere la via più adatta?

Come ho detto prima, per scalare il Kilimangiaro non c’è una via migliore di un’altra in termini assoluti. Tutto dipende da vari fattori. Nella tabella sottostante ho riassunto un po’ tutte le informazioni che potrebbero essere utili per scegliere (essendo “fatica” o “bellezza” dati quantificabili solamente da un punto di vista soggettivo, prendete questi valori con la dovuta condiscendenza!)

Tabella contenente dati e informazioni di tutte e le 7 vie per scalare il Kilimangiaro: giorni, difficoltà, acclimatamento, successo, distanza, panorami, traffico, costo, sistemazione per dormire....
Scarica la tabella * in formato pdf

Perché ho scelto Machame Route?

Per scegliere la mia via, non la migliore in assoluto, per scalare il Kilimangiaro, ho analizzato traffico, prezzi, tempi e difficoltà.
Avevo 7 giorni a disposizione e ho pensato che avrei potuto passarne uno nella piscina dell’albergo a rilassarmi, quindi la scelta si proponeva tra le vie a 6 o 7 giorni. Ero mediamente impreparata. Vivevo in un paese veramente piatto, senza possibilità di allenarmi a camminare in salita, se non in palestra su un tristissimo tapirulan, né tantomeno ad alta quota. Avevo quindi anche una gran paura di fallire l’acclimatamento. Era la fine della stagione secca e non c’erano grossi problemi né di folla né di clima su nessuna via in particolare. E infine, per quanto riguarda il budget, ho capito ben presto che scalare il Kilimangiaro non è mai a buon prezzo. Non ce n’è, come la giri la giri, puoi risparmiare su certe cose, come per esempio l’agenzia, ma questa scalata è sempre cara anche se, a dirla tutta, passi 7 giorni in campeggio senza acqua corrente, elettricità e comfort.

Alla fine dei conti, tra fatica e adrenalina, ho raggiunto Uhuru Peak e credo, quindi, di aver scelto bene. Ma questo non vuol dire che la Machame Route sia in assoluto la via migliore per scalare il Kilimangiaro.
Lo è stato per me.

The Lady certifica il suo successo con fotografie in altissima quota: Uhuru Peak davanti al giacchiaio, Stella Point a 5765 metri e Uhuru Peak, il punto più alto del continente africano.
I punti più alti del Kilimangiaro: il ghiacciaio visto da Uhuru Peak, Stella Point (5765 metri) e la cima dell’Africa: Uhuru Peak (5895 metri)

Avete scalato il Kilimangiaro su un’altra via? Quale?
Fatemi sapere le vostre esperienze, potrei inserire in questa pagina informazioni mancanti importanti!


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* Disclaimer:
Non sono geografa, geologa, guida alpina, meteorologa o botanica.
I dati forniti da questo post potrebbero non essere corretti al 100%.


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14 risposte

  1. Francesca

    Che impresa pazzesca! Una di quelle imprese che sicuramente restano impresse nella memoria per tutta la vita. Wow!

    • The Lady

      Sicuramente! Mi ricorderò per sempre i paesaggi, la soddisfazione, la fatica…. 😉

  2. Jessica

    Beh, che dire… complimenti, davvero! Non oso immaginare la fatica, anche se immagino sia stata ben ricompensata ?
    Non credevo si pagasse… Il costo elevato, poi, a cosa è dovuto in sostanza? È una sorta di permesso per percorrere i sentieri?

    • The Lady

      Sì, l’entrata nel parco e tutto quello che ne comporta: campeggiare, le latrine, i percorsi, l’eventuale soccorso…. Il punto è che non cammini da solo, sei obbligato ad avere una guida. E con la guida vengono anche il cuoco e i porters (che ti portano la tenda, il mangiare, la spazzatura e tutto il resto). Quindi in pratica diventa caro perchè tu e il tuo gruppo pagate l’entrata a tutti loro! Per di più, i turisti locali e quelli internazionali hanno una quota d’entrata differente. Indovina che paga di più?? 😀

  3. anna di

    Meravigliosa impresa! Ti invidio tantissimo. Anche io quando sono stata in Tanzania, guardavo il Kili e sognavo di scalarlo, ma non avevo nè il tempo nè la passione per farlo. Ma soprattutto mio marito cammina, ma non troppo e non volevo risalirlo da sola. Prossima volta che ci vai fammi un fischio che vengo con te, magari facciamo un altro giro

    • The Lady

      😀 non sono molto sicura di rifarlo… ma ti terrò presente!!! 😀

  4. Simona

    Certo che non è facile neppure scegliere quale strada percorrere! La scalata in sé deve essere strepitosa ma anche molto stancante. Scegliere il percorso giusto può davvero fare la differenza nella riuscita dell’impresa!

    • The Lady

      Assolutamente! Sono sicura che su un paio di altre strade avrei miseramente fallito l’impresa! 😀

  5. Veronica

    Che esperienza meravigliosa dev’essere stata! Io amo camminare e scalare i monti, ma non ho mai fatto niente del genere! Prima o poi però mi piacerebbe provare a raggiungere la vetta del Kilimangiaro!

    • The Lady

      E’ da provare! Io lo consiglio sicuramente a chi ama la montagna! 😉

  6. Viola

    Questa è una delle esperienze che ho sulla lista delle cose da fare!! Credo sia cosi emozionante raggiungere la vetta, quella vetta. Grazie per tutti i consigli! 🙂

  7. Fede

    Complimenti per l’impresa! Mi sto documentando e vorrai salire attraverso la Marungu Route ma aggiungendo un paio di gg per acclimatamento. Tu sei andata a fine stagione secca..quindi a settembre corretto? Consiglieresti settembre tenendo conto di temperature e probabilità di precipitazioni? O meglio Febbraio? Grazie!

    • The Lady

      Grazie 🙂 Era ottobre. Tipo l’ultima settimana prima che cominciasse (sulla carta!) la stagione delle piogge. C’era cmq un sacco di gente, soprattutto all’inizio, ma mi han detto che in alta stagione ce n’è molta di più! La Marangu costa meno, è più facile, evita un po’ di campeggio e può essere fatta in fretta. I difetti sono che è la meno bella (da quello che dicono, io non l’ho vista! 😀 ), ha il peggior acclimatamento ed è la più affollata. Se hai 6 giorni ne puoi scegliere altre. In ogni caso è un’esperienza da provare, se ti piace camminare in alta montagna! 🙂

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