(Ultimo update: 1/9/2023)
Quei libri che compri per caso in aeroporto, giusto perché non hai niente da leggere durante il volo. E poi ti rendi conto che hai in mano una parla letteraria. E ti chiedi com’è possibile che tu non abbia mai letto nulla di Cognetti prima d’ora.

Recensione: “Senza mai arrivare in cima – Viaggio in Himalaya” – Paolo Cognetti – Einaudi (2018)
Racconto di viaggio puro e semplice, “Senza Mai Arrivare in Cima” è la storia scritta in prima persona da Paolo Cognetti. Un fantastico tour nella regione del Dolpo, tra la Cina e il Nepal. O in Tibet, a seconda dei punti di vista politico-geografici.
E’ un viaggio a piedi in montagna di un gruppo di amici che camminano da soli, perchè “in montagna si cammina da soli anche quando si cammina con qualcuno“.
Trama (senza spoiler):
Con un paio di amici e qualche altro avventuriero, Paolo decide di camminare. Vuole ripercorrere almeno in parte la strada fatta da Peter Matthiessen descritta in “Il Leopardo delle Nevi” e vederne i paesaggi. Partono da Juphal e camminano, tra lo schizzo di un tramonto e una chiacchierata notturna, per 300 km.
Sete, la guida nepalese, e una manciata di aiutanti tra cuochi e portatori li accompagnano attraversano vallate e i passi dell’Himalaya che superano 5000 metri. Visitano templi, incontrano le capre azzurre dell’Himalaya e soffrono di mal di montagna.
Non è che c’è molto da dire. La trama è semplice: in “Senza mai arrivare in cima“, Paolo Cognetti ci descrive un posto, segue un percorso e racconta la vita in montagna.
La mia opinione
Subito dopo aver comprato casualmente questo libro, mi sono imbattuta in un sacco di persone che l’avevano già letto e me ne hanno cantato le lodi. Le mie aspettative sono improvvisamente passate da libro-a-casaccio-del-duty-free a livello must-have-sennò-sono-ignorante. Il che è molto pericoloso perchè, quando le aspettavive sono altissime, solitamente segue una disastrosa delusione.
E invece no. Ho letto 4 pagine ed ero già in Nepal. Ero pronta per camminare con Cognetti in montagna per giorni e giorni, come ho fatto sul mio Kilimangiaro. Per le incredibili similitudini, mi sono ritrovata catapultata nella mia esperienza di alta montagna in Tanzanianelle, ricordandomi delle bizzarre discussioni con la guida, l’apprezzare l’incredibile lavoro dei portatori di roba (mia), ammirare i paesaggi, apprezzare un tè, soffrire d’insonnia, non sentire minimamente la mancanza di casa. Forse di un letto comodo o di una doccia, quelli sì. Ma sono dettagli.
Cognetti descrive come pochi sanno fare. Fa sognare, lascia spazio all’immaginazione e allo stesso tempo racconta nel dettaglio momenti, incontri, scorci, storie.
Una sorpresa aeroportuale che mi porterà sicuramente a comprare altri libri dell’autore.

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Carmen
Che bello che un libro riesca a portarti immediatamente in un posto. Devo leggerlo mi sa, altrimenti “sono ignorante”…
The Lady
? ? ? ? ma no, dai! ? In fondo in fondo, siamo tutti un po’ ignoranti 😛
Raffaella
Ho visto una sua intervista in TV un po’ di tempo fa e mi ero ripromessa di leggere il suo libro. Ora lo farò.
The Lady
Ne ha scritti altri. Io sicuto ne vado a comprare un altro (appena mi fanno uscire di casa :P)
Fabiana
Io ho sul libro invece “Otto montagne”, il suo precedente lavoro. Questo l’ha letto il mio fidanzato e come te l’ha trovato davvero una piccola chicca.
The Lady
Otto Montagne è il prossimo che voglio comprare! Ne ho sentito parlare bene 🙂
Carola
È vero, quando le aspettative sono alte, la delusione è dietro l’angolo. Anch’io non conosco Cognetti ma da ora in poi darò un occhio al duty free!
The Lady
Credo vendano i suoi libri anche in librerie normali 😛 Adesso ho sapettative alte per gli altri suoi libri: speriamo non mi deludano! 😀
Claudia
Non conoscevo questa opera. Me la segno!
Silvia The Food Traveler
Di Paolo Cognetti ho letto solo “Tutte le mie preghiere guardano vesto ovest”, dedicato a New York, dove ha vissuto per anni. Amo molto questa città, per cui è stato inevitabile per me non amare anche il libro. Però non ho letto altro e a questo punto come te sento anche io di dover leggere “Senza mai arrivare in cima”. Ti farò sapere 🙂
The Lady
Ne ha scritti un paio su New York, se non mi sbaglio. Ho sentito parlar bene di uno di racconti. Spero mi piaccia anche se io a New Yrk non ci sono mai nemmeno stata! 😀