Oropa: le montagne e il santuario

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(Ultimo aggiornamento: 22/8/2024)

Per ragioni a me ignote, la mia famiglia materna è sempre stata molto legata ad Oropa, una piccola località sopra Biella, in Piemonte, nota per l’omonimo santuario.
Quasi tutti gli anni mia nonna saliva tra queste montagne. Ad oggi, sono mia mamma e mia zia a continuare la tradizione. Quand’ero bambina, ogni tanto mi ci portavano. Ora, quando posso, le accompagno in macchina. E ogni volta scopro qualcosa di nuovo: il giardino botanico, il padiglione reale dei Savoia, le pareti di arrampicata, il parco avventura, le cappelle Patrimonio dell’UNESCO, le piste da sci… Questo posto, famoso più che altro per il santuario, ha da offrire molto più di quello che si potrebbe immaginare!

Immagine Pinterest: il Santuario di Oropa e le montagne del Biellese visti attraverso l'acqua della fontana

Le Alpi Biellesi

Vorrei iniziare con quello che mi piace di più: camminare in montagna. Ci sono due grandi parcheggi: il primo si trova all’arrivo al santuario, mentre il secondo è sopra al santuario, proprio accanto alla funicolare. Da entrambi i parcheggi partono diversi sentieri e ce ne sono per tutti i gusti. Il Sentiero dei Preti è un circuito di 2 km praticamente pianeggiante adatto anche ai disabili. Il giro delle Cappelle e del Cimitero monumentale fa scoprire in un’ora il Sacro Monte di Oropa, patrimonio dell’UNESCO. Ma per i più esperti, c’è anche il Giro del Cucco, 3.30h per 7 km, o la Salita al Lago del Mucrone… che io ho fatto in funivia!

Passeggiate in montagna sulle Alpi Biellesi: il Lago del Mucrone visto dal sentiero che porta in cima al Monte Mucrone
Il Lago del Mucrone visto dal sentiero che porta in cima al Monte Mucrone

La funivia e il Monte Mucrone

Una bella funivia ti porta da 1200 a 1870 metri di altitudine in 7 minuti . Costa 12.50 euro per gli adulti, andata e ritorno, ma si può anche prendere il biglietto singolo.
Ti fa risparmiare un sentiero di 8 km percorribile in 2.30 ore, a salire, per lo più ben tenuto. Inizia nel bosco, si allarga ad una bella passeggiata e termina stretto e ripido sull’ultima tratta.

All’arrivo della funivia c’è un po’ di tutto: altri sentieri e una sorta di seggiovia a due posti in piedi, chiamata  tecnicamente “cestovia”. Purtroppo era chiusa quando sono arrivata e non ho potuto provare questo giro di giostra!

Il lago del Mucrone è a 15 minuti di cammino da qui. Il laghetto è davvero carino, con le nuvole che vengono e vanno facendolo apparire e scomparire continuamente! Dal lago ho proseguito per il la cima del Monte Mucrone (2335m), un’ulteriore ora abbondante di cammino piuttosto ripido, tra prati e fiumiciattoli. Nuvole permettendo, la vista è davvero spettacolare.

Tra gli altri sentieri, dalla funivia si può anche raggiungere il Monte Camino, il punto più alto della zona a 2391 metri. Se non vuoi camminare, la cestovia ti porta il cima per pochi euro.

Per scoprire tutti i sentieri della zona, ti rimando al bel portale dei Parchi Italiani, dove troverai tempi, distanze e brevi descrizioni.

La cestovia di Oropa: una sorta di seggiovia da due posti più porta-sci, sulla quale si viaggia in piedi, in un cestello di metallo!
La cestovia: una sorta di seggiovia da due posti, sulla quale si viaggia in piedi, in un cestello!

Il Santuario di Oropa e i musei

La tradizione vuole che nel IV secolo S. Eusebio portò il culto mariano ad Oropa. Il cuore del santuario è oggi la Madonna Nera, scolpita del XIII secolo, che risiede nella Basilica Antica. Quest’ultima è stata costruita nel 1599 sul luogo dove sorgeva l’antica chiesa di Santa Maria, come ringraziamento da parte dei Biellesi scampati alla peste. Contiene un prezioso sacello del IX secolo con affreschi trecenteschi, è piccolina ma sempre visitata da numerosi pellegrini.
La Basilica Maggiore, o Chiesa nuova, invece, fu aperta nel 1960, dopo decenni di lavori. E’ aperta solamente in alcune occasioni e giorni specifici e non sono mai riuscita a vederne l’interno.

L’intero complesso del santuario di Oropa si sviluppa tra 3 piazzali a terrazza. Il primo è l’entrata, con la cancellata, l’accoglienza e le prime stanze di residenza. Sul secondo si affacciano i musei e altre stanze, ed è dominato dalla presenza della basilica antica al centro e dalla fontana con i mestoli all’entrata. Il terzo piazzale si apre con una scalinata che porta alla Basilica Maggiore.
Si trovano anche bar, negozietti e, soprattutto all’esterno delle mura, ottimi ristoranti specializzati in piatti di polenta concia e selvaggina. Consigliatissimi!

Il primo piazzale del Santuario di Oropa con alle spalle le Alpi Biellesi
Il primo piazzale del Santuario di Oropa con alle spalle le Alpi Biellesi

Il Tesoro e gli Appartamenti Reali

Aperto nel 1913 in una singola stanza, Il Museo dei Tesori di Oropa è oggi costituito da 4 sale espositive. Si trovano gioielli, paramenti liturgici, quadri, progetti architettonici e documenti vari della storia del Santuario.
E’ previsto un’allargamento del museo con l’aggiunta dei una pinacoteca che raccoglierà altre opere pittoriche delle quali il santuario è venuto in possesso nel corso dei secoli.

Gli appartamenti reali sono costituiti da anticamera, sala e due camere da letto arredate con mobili d’epoca. Da documenti storici, risulta che già nel XVII secolo ci fosse un appartamento riservato a casa Savoia. I primi ad utilizzare l’appartamento pare siano stati il Re di Sardegna Carlo Emanuele III e Vittorio Amedeo III, come testimoniano i quadri in mostra in questo museo. L’ultima visita reale è stata invece della regina Maria Josè, nel 1989.

Sia il Tesoro che gli Appartamenti sono visitabili tutto l’anno per 3 euro, d’inverno con orari di apertura ridotti o solamente su prenotazione. Trovi tutte le informazioni sul sito del Santuario di Oropa.

Il centenario dell’incoronazione

Nel 2020 c’era un grande evento in programma: il quinto centenario dell’incoronazione della Madonna di Oropa.

Il 30 Agosto del 1620 avvenne la prima incoronazione della statua. Evento che fu poi rinnovata ogni secolo. Nel 1920 più di 150 mila persone presero parte alla festa! Per questo centenario, l’accoglienza del santuario si aspettava per la singola giornata, un’affluenza di 20.000 persone. Le stanze per il soggiorno (circa 550 posti letto) erano già tutte prenotate con due anni di anticipo, con una lunga lista d’attesa per le conferme. I cortili e i parcheggi sarebbero stati dotati di mega-schermi, per garantire a tutti di poter assistere. L’arrivo in loco sarebbe stato effettuato da navette e vietato ai mezzi privati, per evitare problemi di affluenza e parcheggio. Ovviamente l’intero piano è stato completamente cancellato a causa della pandemia. Un vero peccato.

Il secondo piazzale del Santuario di Oropa, con la fontana, la basilica antica e la vista della cupola della basilica Maggiore e le montagne di sfondo
Il secondo cortile con la fontana e la Basilica Antica. Di sfondo, la cupola della Basilica Maggiore e le Alpi

Attività estive: Giardino Botanico, pareti d’arrampicata e Parco Avventura

Alla partenza della funivia si trovano il Giardino Botanico e il Parco Avventura, entrambi immersi nei boschi e aperti al pubblico da Maggio a Ottobre.

Il Giardino Botanico è costituito interamente da piante e fiori della zona. Organizza attività per le famiglie e le scuole ed è diviso in 3 diversi percorsi. L’ingresso costa pochi euro ed è gratuito per chi ha acquistato il biglietto della funivia.
Il giardino sostiene anche un progetto di scoperta della geologia del Monte Mucrone, zona particolarmente interessante per gli studiosi già dal 1800.

Ci sono una dozzina di pareti d’arrampicata in questa zona, con difficoltà variabili fino a 6c. Si trovano in alto sul Monte Camino, sul Monte Mucrone e sul Monte Rosso, ma anche più in basso vicino alla partenza della funivia. Una scuola di arrampicata offre corsi sulle pareti all’arrivo della funivia.
Una lista dettagliata delle via si trova sul portale delle Montagne Biellesi.

Sullo stesso portale ci sono anche indicazioni per le Vie Ferrate della zona, tra le quali la via del Limbo e la Ciao Miki.

Il Parco Avventura è talmente nascosto nel bosco, che ne ho intravisto solamente due ponti sospesi sul fiume passandoci sopra con la funivia!

Il Giardino Botanico organizza visite guidate, laboratori, escursioni naturalistiche e incontri sulla geologia della zona
Attività del Giardino Botanico

Attività invernali: piste di discesa, sci alpinismo e ciaspole

La funivia sopra al santuario sostituisce quella che nel 1926 era stata un primissimo impianto di risalita, al tempo la funivia più alta d’Italia. Non stiamo certamente parlando di complessi sciistici enormi, ma qui si trovano 2-3 piste che scendono dal Monte Camino all’arrivo della funivia, più un’altra che scendo fino al parcheggio sopra al santuario. Gli impianti, oltre alla funivia stessa, sono la cestovia di cui accennavo prima e un tappeto per principianti.

Ci sono anche diversi percorsi per sci alpinismo e camminate con le ciaspole nella neve fresca. Tutto il necessario si può affittare in loco e alcune guide possono accompagnarvi nell’esplorazione della zona.

La tramvia Biella-Oropa

Un’ultima nota storica riguardate questa zona, è l’antica tramvia che collegava Biella al Santuario di Oropa. Dall’1911 al 1958, un tram passava tra i boschi percorrendo 14 km e circa 800 metri di dislivello. Ha portando fino ad un massimo di 2 milioni di passeggeri nel solo 1945.
La tramvia fu chiusa per essere sostituita con il trasporto su ruota, un po’ per il difficile mantenimento della linea, un po’ perché al tempo si pensava che la gomma fosse il futuro.
Uno di questi tram è ancora esposto all’entrata del primo parcheggio prima del santuario.

Il tram in esposizione, facente parte della vecchia tramvia Biella-Oropa, che si arrampicava tra i boschi delle Alpi piemontesi
Il vecchio tram della tramvia Biella-Oropa

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10 risposte

  1. Deianira

    Ma tu pensa quante attività e posti da scoprire racchiusi in poco spazio! 😉 IL Santuario deve essere davvero suggestivo, specialmente in occasione di celebrazioni come quella dell’Incoronazione del 2020.

    Ed il territorio circostante, quanto è super scenografico? Sarebbe proprio da mettere nella lista delle (infinite) escursioni in montagna che vorremmo fare anche quella che va al Lago del Mucrone e su fino alla cima 🙂

    • The Lady

      Anche la mia lista di escursioni é praticamente infinita!:D Questa é una piccola valle ma davvero scenografica e fanno davvero di tutto per renderala interessante per una grande varitá di visitatori!

  2. Sara

    Il tuo articolo mi ha fatto tornare a quando ero piccola e mio padre, appassionato di montagna, mi portava in giro per i sentieri di Campodolcino, in Valchiavenna, a vedere stelle alpine, marmotte, laghi e panorami mozzafiato. Quasi quasi una capatina in zona Biella ci sta, grazie per avermela fatta scoprire.

    • The Lady

      Le marmotte!!! Ecco, quelle non le ho proprio viste! Chissà se ce ne sono a Biella?! Mucche però sì, mucche come non ci fosse un domani! 😀

  3. Criatina

    Non conoscevo per nulla questo posto! Il santuario deve valere assolutamente la visita e mi ripropongo di vederlo se passo di lì. Secondo te riesco a fare tutto in un giorno?

    • The Lady

      Dipende cosa intendi per “tutto” 😀 Il santuario non enorme. E i musei cono piccolini. Se vuoi farti un giro in montagna, ti conviene salire la mattina, magari con un picknick in cima. E poi nel pomeriggio scendi e vedi il giardino botanico e il santuario. Fattibilissimo! 🙂 Certo che se ci vuoi mettere dentro anche il parco avventura o l’arrampicata… eh, allora magari no! 😀

  4. silvia terracciano

    Io vi sono stata 5 anni fa circa, è un luogo per quanto mi riguarda “magico” io lo definirei così sono molto sensibile e a me ha trasmesso un’energia davvero molto forte. Ho anche soggiornato lì 1 notte e non sono riuscita a dormire pensa te

    • The Lady

      Non ho mai dormito al santuario, ma ho visto le camere e i corridoi sotto i portici e sono rimasta davvero sorpresa! Se la notte è così magica, dovrò provare!! 🙂

    • The Lady

      Una gita fuori porta in questa valle è assolutamente consigliata! Ammetto che ci sono stata asolamente in estate o autunno, ma apparentemente anche d’inverno ci si può divertire!

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