Arona è una graziosa cittadina Piemontese sulla sponda occidentale del Lago Maggiore. Nonostante le piccole dimensioni, ha tanto da offrire. Raccolta tra le colline circostanti e le acque del lago, infatti, Arona ha un bel centro storico medievale pieno di edifici antichi e si trova in un punto strategico per visitare i luoghi salienti del Lago Maggiore.
In un solo giorno, è possibile visitare l’intera città. Ma suggerisco di rimanere un altro paio di giorni per approfittare della posizione di Arona per raggiungere facilmente altre località interessanti sul Lago Maggiore.

Cosa visitare ad Arona
La Rocca Borromea e il Parco Rocca di Arona
Costruita con scopi difensivi con la gemella Rocca di Angera, della Rocca Borromea di Arona purtroppo non rimane granché. Ma nonostante questo rimane uno dei monumenti più famosi della città. L’origine della rocca è antichissima, intorno all’anno mille. Nei secoli ha cambiato funzione, riconvertendosi da struttura militare a proprietà ecclesiastica e civile. E’ anche passata di mano parecchie volte, terminando sotto il controllo dei Borromeo, fino alla sua distruzione da parte dell’esercito Napoleonico nel XIX secolo.
Della rocca oggi rimangono solo i ruderi. Per raggiungerla, dovete entrare nel Parco della Rocca, dal quale si gode di una splendida vista sul Lago Maggiore. L’accesso è gratuito, e si può raggiungere sia in macchina che a piedi, camminando un po’ in salita dal centro della città.

Il Sancarlone
Il Colosso di San Carlo Borromeo, amichevolmente chiamato “il Sancarlone”, è una statua alta ben 35 metri sulla collinetta del Sacro Monte di Arona. E`dedicata all’arcivescovo San Carlo Borromeo e risale al 1698. Il Sancarlone ha un piedistallo in granito e una struttura in ferro e rame e lo si può visitare sia fuori che dentro!
Visitare il Sancarlone di Arona è piuttosto divertente. Dalla biglietteria si accede comodamente ad una terrazza panoramica con un ampio giardino. Dall’alto di Arona si vede una buona parte del Lago Maggiore, e il parco include alcune curiose opere di scultura e tavoli da picnic. Pagando un piccolo sovrapprezzo, si ha accesso all’interno della statua. E qui arriva la parte più interessante. Si inizia con una semplice scala a chiocciola che raggiunge i piedi del santo. Sul retro, si apre una porticina. E dopo pochi passi inizia la scalata vera e propria: una scala a pioli in metallo lunga a spanne una quindicina di metri! La piattaforma più alta è “nella testa” della statua, con due finestrelle sul retro del capo per ammirare il paesaggio sottostante.
Premettendo che la salita non è difficile, mi sento comunque di sconsigliare la visita del Sancarlone ai bambini piccoli, a chi ha anche minimi problemi di mobilità, a chi soffre di vertigini, a chi non può afferrare bene un corrimano e ai claustrofobici. Insomma, non è per tutti! Chi non se la sente di salire, può aspettare sulla terrazza godendo della vista sul Lago Maggiore.

Il centro storico di Arona
Il centro storico di Arona è piccolino e concentrato in poche vie pedonali o, a tratti, ZTL. Si estende tra il lungolago e le stradine ad esso parallele, racchiuse tra Piazza del Popolo, Corso Repubblica e la piazza che fronteggia la Collegiata di santa Maria Nascente. Il cuore è la stretta Via Cavour, il centro centro commerciale principale di Arona. Ricchissima di negozi e dal fascino antico, questa viuzza stretta tra le vecchie case è ancora completamente ciottolata.
Una delle piazze più belle è sicuramente Piazza del Popolo. Un tempo funzionava come porto commerciale e militare, nonché piazza del mercato. Oltre ad aprirsi sul lago, la piazza è ricca di antichi edifici. Tra questi spiccano il Palazzo del Monte della Pietà (XIV secolo), il vecchio Palazzo di Giustizia (chiamato anche Broletto) e la Chiesa di Santa Marta o Santa Maria di Loreto (VXI). Quest’ultima merita una visita. All’interno, nonostante le sue dimensioni ridotte, ospita un sorprendente oratorio, riproduzione della Santa Casa di Loreto.
Rimanendo in tema di chiese, il centro storico ne comprende parecchie, la maggior parte delle quali sono incastrate tra le vecchie case. Come per esempio la chiesetta di Sant’Anna, in Via Cavour. Tra le più grandi, invece, troviamo la Collegiata di Santa Maria Nascente, del XI secolo, che fa parte del vicino complesso monastico benedettino. Si affaccia su un incrocio di strade che determinano la fine della zona pedonale. E proprio accanto si trova la piccola Cappella Ossario Beolchi. E’ un piccolo monumento del 1683 le cui decorazioni oscillano tra la finezza e l’inquietudine. Girato l’angolo, incontriamo la Chiesa dei Santi Martiri, una bella abbazia la cui primissima costruzione risale addirittura al X secolo. Davanti alla chiesa, scendendo una scalinata, si apre Piazza San Graziano. Anche se non ha nulla di particolarmente rilevante, la piazza è spaziosa e circondata da belle case basse, tra le quali anche il Museo Archeologico.
Tra i palazzi storici di Arona, meritano di essere nominati anche Villa Ponti, il Monastero Ortodosso del Cristo Pantocratore di Arona e la Villa Cantoni.

Le spiagge di Arona
Arona ha un lungolago molto esteso ma gli accessi all’acqua non sono molto frequenti. Ho frequentato soprattutto alla Spiaggia delle Rocchette, una spiaggia libera a nord della città. Si trova vicino ad un parcheggio a pagamento orario discretamente capiente e non l’ho mai trovata sovraffollata, nonostante fossimo in periodo di acqua alta e il lago si fosse mangiato metà della spiaggia. Ci sono un paio di docce fredde libere, un bagno chimico e anche una fontanella di acqua potabile. Ci sono più sassolini che sabbia: suggerisco l’uso di scarpe da scoglio! Proprio in quei giorni stavano smantellando il bar, che ha una bella terrazza sopraelevata con vista al lago. Un vero peccato!
In città ci sono altre due spiagge, una vicino all’altra: la Spiaggia del Sorriso e il Lido di Arona. La prima è forse l’unica spiaggia di sabbia vera e propria ad Arona. La seconda ha un misto di sassi, sabbia e prato, e si può anche sfruttare gli alberi per trovare un po’ d’ombra.
Sono anche stata in una spiaggia a Dormelletto, un piccolo paesino a 4 chilometri da Arona. La spiaggia si trova a pochi passi dalla stazione ferroviaria e da una fermata dell’autobus locale di linea. E’ servita da un bar e ha anche qualche attrezzo per fare ginnastica. Se l’acqua è alta, c’è più prato che sabbia. Ma l’entrata in acqua è piuttosto semplice e l’ho sempre trovata rilassante e semi-deserta.

Il lungolago di Arona
Il lungolago di Arona è diviso in due tratte. Una inizia all’estremo sud di Piazza del Popolo e termina al porto dei traghetti di linea. Prende il nome di Lungolago Caduti di Nassiriya e costeggia il centro storico di Arona. Pieno di bar, panchine, alberi ben curati e un gran viavai, questa zona è frequentata sia dai turisti che dagli abitanti della città. La seconda parte di lungolago, invece, è Corso Europa. E’ molto più verde, con attrezzi sportivi, ombreggiata e passa per le spiagge Lido di Arona e Spiaggia del Sorriso.

Gite di un giorno da Arona
Con i battelli che partono da Arona, è possibile visitare tantissimi paesini, ville e castelli del Lago Maggiore. Anche muoversi in treno non è difficile. Mentre, ovviamente, l’unico problema della macchina in questa zona rimane sempre il parcheggio.
Vi suggerisco due visite sul Lago Maggiore che includono un battello perché sono simpatiche e non troppo impegnative per una gita di un solo giorno con base ad Arona.
Stresa e le Isole Borromee
Le Isole Borromee sono raggiungibili direttamente da Arona, ma la frequenza dei battelli è piuttosto limitante. Più comodamente, si possono visitare partendo da Stresa, che è una graziosa cittadina 30 chilometri a nord di Arona, seguendo la costa occidentale del lago Maggiore.
Ci sono tantissimi battelli che portano i turisti a visitare una, due o anche tutte e tre le isole in una sola giornata. I biglietti per la traversata mi hanno parecchio confusa. Se volete informazioni più precise, vi rimando ad un post più specifico sulla visita all’Isola dei Pescatori, dove approfondisco la questione del trasporto per queste isole.
Tra le tre, l’Isola Bella è la più gettonata. Il gioiello dell’isola è il Palazzo Borromeo, ricchissimo di opere d’arte. I suoi giardini sono un vero spettacolo e include una serra, varie fontane e bellissimi pavoni. L’Isola Madre è la più lontana dalla costa, la più grande e la meno frequentata. Anche qui si può visitare un palazzo dei Borromeo, anche se meno sfarzoso di quello dell’Isola Bella. Il parco botanico invece, anche se meno appariscente, ha una varietà di piante e fiori ancora più impressionante. L’Isola dei Pescatori è la più piccolina e la più vicina alla costa. C’è meno da vedere rispetto alle altre isole. Più che altro è rilassante fare una passeggiata tra i vicoli stretti, la chiesetta, la spiaggia e il lungolago. Ne ho parlato nel post che ho citato precedentemente, specifico sulla visita all’Isola dei Pescatori.

La Rocca di Angera
Il battello per Angera si prende al porto di Arona e impiega meno di 10 minuti. Per raggiungere la rocca, dopo il battello, è necessario attraversare il paesino e camminare per circa 15 minuti. La strada è in salita, visto che il palazzo è in cima alla collina, ma la stradina nel verde è piuttosto carina.
La Rocca di Angera ha quasi mille anni di storia alle spalle e, come tanti dei monumenti già citati, è tutt’ora di proprietà della famiglia Borromeo. Forse per questo motivo, non è sempre aperta al pubblico. Sul sito ufficiale di Angera troverete tutti i periodi di chiusura. Le sale storiche, con gli affreschi e alcuni arredi d’epoca, sono davvero impressionanti. Oltre a esibizioni temporanee di arte contemporanea, è possibile visitare anche il curioso Museo della Bambola e del Giocattolo più grande d’Europa.

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LA KRY
E’ già da qualche anno che chiacchierando e pianificando con mio marito, ogni tanto spunta l’idea di un weekend sul Lago Maggiore, lo abbiamo entrambi visitato da ragazzi e ricordo con piacere l’emozione di una ragazzina davanti alla statua del Sancarlone, ma purtroppo altri ricordi si sono fatti ormai sbiaditi. La tua guida mi ha ricordato di questo desiderio e con l’imminente arrivo della primavera, potrebbe essere il momento perfetto per trasformare questo itinerario in realtà. Grazie
The Lady
Potrai passare da “emozione di una ragazzina davanti alla statua del Sancarlone” a “brivido dell’adulto nel salirne la scaletta a pioli interiore”! 😀