Raggiunti sia la nobile cifra di 100 cache trovate che il ventesimo compleanno del gioco, ho deciso di svelare questa mia bambinesca passione per una caccia al tesoro semi-virtuale: il geocaching.
Cos’è il Geocaching
Con 3 milioni di “tesori” da trovare in quasi 200 nazioni e più o meno 10 milioni di giocatori, geocaching nasce nel 2000, con una lattina nascosta in Oregon. Cresce, si organizza, diventa un vero e proprio hobby con una sempre crescente e attivissima community online.
Il – la cache: disclaimer
Vivendo all’estero, ogni tanto ho qualche problema con le traduzioni di termini che in italiano non esistono. Ho conosciuto il geocaching in Belgio e quello che andavo a cercare era “the cache”, che ho liberamente interpretato come “la cache”. Forse perchè pensavo ad una scatola, o forse perché nel mio lavoro (che non ha niente a che vedere con questo hobby) la cache è “un’informazione” preregistrata. Comunque sia, io cerco le cache. Femminile. Purtroppo ho scoperto troppo tardi che il resto degli italiani nel mondo le chiama “i cache”. Dico troppo tardi, perché ormai il mio cervello aveva immagazzinato il femminile del termine e non c’è stato verso di cambiarlo.
Tutto ciò per avvertire il lettore che in questo post chiamerò costantemente “la/le cache” quello che in italiano viene invece chiamato “il/i cache. Abbiate pazienza con una povera expat.
Come funziona
La scoperta si svolge in 3 step: la scelta della cache online, la ricerca vera e propria della cache e la registrazione del ritrovamento.
1 – La scelta on-line
Il sito ufficiale è Geocaching.com. E’ semplicissimo: ti registri, cerchi un posto e controlli le cache nei dintorni. Per ognuna ci sono informazioni sulla zona, fotografie, qualche dritta, a volte spoiler. A questo punto salvi i dati sul telefono o sul GPS e vai alla caccia del tesoro. Non virtualmente, ma esci proprio di casa e lo vai a cercare. L’informazione principale è ovviamente il luogo della ricerca. Le cache sono generalmente nascoste, con qualche metro di margine d’errore, esattamente alle coordinate indicate sul sito. Arrivati sul posto, bisogna cercare.
Possono essere in pieno centro storico di una città così come nel mezzo del nulla in campagna. Su un ramo, dietro ad un cartello stradale, attaccate ad una grata, in una cassetta delle lettere, dietro ad un muretto, sommerse in acqua, appese ad una catena, sotto ad un sasso, dentro al paletto di una recinzione. Ne ho viste di tutti i colori.
Ma cosa stiamo cercando?
2 – Trovare la cache
Dipende. Il sito suggerisce le dimensioni della cache: da scatoloni a micro oggettini grandi quanto un bullone. Un bullone, giuro. La mia cache numero 100 era esattamente un bullone da trovare su un ponte completamente di metallo. Pieno di bulloni, chiaro.
All’interno della cache c’è il minimo sindacale di un foglietto di carta, il log, sul quale scrivere la data del ritrovamento e il proprio nome o nickname. Se le dimensioni lo permettono ci si trova anche una penna. A volte i giocatori lasciano dei souvenir che il giocatore successivo può prelevare,teoricamente, in cambio di un qualcos’altro da lasciare nella magica scatolina. Ho trovato un po’ di tutto: gettoni e fiche di vario genere, conchiglie, mollette, perline, pupazzetti e giochini… C’è anche un giro di souvenirs ufficiali, chiamati trackables, con numero tracciabile, un po’ come i pacchi postali. Così chi l’ha messo in circolazione può vedere dov’è, chi l’ha preso, dove l’ha lasciato e via dicendo. Il viaggio 2.0.
3 – La registrazione del risultato
Una volta trovata la cache, si torna online, lasciando sulla pagina dedicata un commento e volendo anche una foto. Praticamente questa è la versione ufficiale del log che già abbiamo firmato nella cache stessa.
Si possono anche aggiungere altre informazioni come, per esempio, se si trova la cache danneggiata, spostata o se era presente un souvenir ufficiale. O si può scrivere di non averla trovata. All’ennesima segnalazione di cache non trovata, il proprietario potrebbe andare a controllare se per caso sia stata rimossa.
Tipi di cache
La Cache Classica è quella che ho già descritto. Ovvero un contenitore nascosto nel punto indicato dalle coordinate del sito Geocaching.com. Ma ci sono altre cache, meno ovvie. Queste le principali:
- Mystery Cache. Le coordinate non sono esplicitate, ma devono essere dedotte risolvendo un puzzle, un quiz o qualche altro genere di rompicapo.
- Multi-Cache. Come per la precedente, le coordinate di questa cache sono da scoprire. Ma in questo caso gli indizi non sono online ma vanno cercati non lontano dal luogo dove è effettivamente nascosta la cache, seguendo le indicazioni date sul sito o sui precedenti step di ricerca sul campo.
- EarthCache. Nessun contenitore da trovare ma solo un posto in cui recarsi per raccogliere alcune informazioni geologiche. Per poter registrare questa cache, bisogna rispondere a delle domande poste sul sito.
- Virtual Cache. Similmente alla precedente, questa cache è solo virtuale. Anche in questo caso ci sono delle domande online a cui rispondere. Le risposte, ovviamente, le si ottiene solamente andando a visitare il punto esatto indicato dalle coordinate.
- Letterbox Cache. Questo è un ibrido tra geocaching e un’attività simile, il Letterboxing. Non avendo mai provato quest’ultimo, non ne conosco i dettagli. Ma diciamo che si parte con la ricerca di una cache che, invece, ti rimanda al punto finale, dove firmare che è una letterbox.
Perchè mi piace il geocaching
Prima di tutto, sono una collezionista. Mi piace collezionare tutto: cartoline, figurine, peluches, tappi di sughero… qualunque cosa, anche i punti del supermercato! Chiaramente collezionare cache è una grandissima soddisfazione.
Il secondo motivo è che posso combinare questo hobby con la mia passione per i viaggi. Praticamente in ogni paese che ho visitato c’era la possibilità di trovare una cache. L’ultima intercontinentale è stata in Uganda, nell’ufficio dei ranger che organizzano il tracking degli scimpanzè nella Foresta Kibale. Probabilmente si stanno ancora chiedendo perché tutti questi mzungu si divertano tanto a cercare scatoline tanto lontano da casa.
Un ultimo motivo è che, a volte, il geocaching mi fa scoprire angoli di posti che altrimenti non vedrei. E’ un po’ come aggiungere tappe sulla mia mappa di viaggio. A volte le cache sono sulla strada, altre volte necessitano una deviazione. Ma spesso mi fanno notare particolari che altrimenti mi perderei.
Trova la mia cache!
Se ci sono tante cache in giro, vuol dire che c’è tanta gente che le nasconde. E chi sono queste persone? Per esempio, io! La mia cache si trovava in un paesino di campagna nella provincia di Vercelli, praticamente davanti a casa di mia zia.
Purtroppo in questo momento la cache è fuori uso e devo risistemarla per attivarla nuovamente. Se siete curiosi, quando sarà di nuovo disponibile, andate a cercarla: quasi 100 persone l’avevano già scovata!
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Carmen
Non ci posso credere! Perché non conoscevo ancora questo gioco fighissimo? Corro a registrarmi e appena posso inizierò la caccia!
The Lady
hahahaha 😂 è divertente, davvero. A volte mi fa saltare i nervi perché proprio non riesco a trovare quello che cerco: prima mi arrabbio, poi ci rimango male. Come i bambini!!! 😛
Roberta
Giuro che è bellissimo! Quasi quasi mi iscrivo. Pensa che in UK ho trovato un sasso dipinto vicino a una scogliera: ho poi scoperto che si trattava di una cosa simile. Ci sono persone che dipingono dei sassi e li spargono per la Gran Bretagna. Chi li trova, li fotografa e li pubblica, magari, spiegando luogo e via discorrendo. Quel sasso è ancora con me 🙂
The Lady
forte! 😀 questa non la conosco. Ma poi che fai, lo devi ripiazzare da un’altra parte?
ANTONELLA MAIOCCHI
Ma è un’idea meravigliosa! In effetti cercare la cache in Uganda ha un suo perché…Dai cerca di ripristinare la tua così mi faccio un giro in quel di Vercelli per cercarla!
The Lady
Appena mi fanno tornare in Italia e girare liberamente…. 😛
Simona
Accidenti non credevo fosse diventato così grande come hobby. Una caccia al tesoro senza confini. E’ pazzesco che tu sia riuscita a trovare quel bullone comunque, bravissima! Io non sono troppo brava, solo una volta partecipai a una caccia al tesoro ma non trovammo il tesoro purtroppo!
The Lady
Ammetto che non sono bravissima nemmeno io: se non la trovo in fretta mi stufo e mollo la ricerca! 😀 Sono senza pazienza, come i bambini!!
Fabiana
Noo ma corro subito a registrarmi! Ma che meraviglia è? Trovo sia bellissimo! E’ per caso disponibile anche la versione app? Anche io sono in Piemonte!
The Lady
Sì, c’è una app. A me non piace molto, però. Per qualche ragione misteriosa, a volte sulla app non ti fa vedere le cache della zona. Non so se sia un bug o cosa. E poi per i dettagli, cmq, ti rimanda al sito. Mi pare ce ne sia una a pagamento che, quando avevo controllato, aveva valutazioni migliori. Ma non ricordo quanto costasse.
moira
Ma che cos’é? E’ bellissima questa caccia al tesoro! Non ne avevo mai sentito parlare e ho visto oggi che intorno a casa mia ci sono ben 573 cache da trovare! Appena si potrà girare liberamente potrei davvero iniziare la caccia…
The Lady
573?? wow, avrai l’imbarazzo della scelta!!!! 😀
Raffaella
Fantastico! Pensa che a me è capitato di partecipare alla “liberazione” di cache sul mio territorio da parte di un’associazione turistica. Un’esperienza davvero insolita. Ma la cosa più insolita è stata che mio figlio, un anno dopo, ha trovato proprio di una di quelle cache.
The Lady
Un’associazione turistica che piazza cache sul territorio? Che forte!! E’ una bella idea, specialmente per zone poco turistiche 🙂
Daniela
Ma dai! Ignoravo totalmente l’esistenza di una caccia al tesoro su scala globalizzata! Questa cosa è divertentissima, adesso vado a vedere il sito!
The Lady
Sì, molto internazionale! 😀
Laura
Non credevo potesse esistere qualcosa del genere questo gioco mi ha fatto ricordare l’applicazione Pokemon Go ma é in questo caos ancora più reale ed interattivo perché si trovano veri oggetti, fantastico devo indagare anche qui a Vienna! 😀
The Lady
Sì, Pokemon Go mi ricordava un po’ geocaching. E’ un’idea simile. Ma invece che cercare gli animaletti virtuali, devi trovare cose reali! 😀
Helene
Sai che non conoscevo questa caccia al tesoro? Ma è fantastica e oltretutto a me le cacce al tesoro mi divertono tantissimo. Ora andrò a vedere se ci sono cache nelle mie zone.
The Lady
Ho trovato cache nei posti più assurdi. Sicuro ne trovi qualcuna! 😀
Michela
Non conoscevo affatto questo giochino! Ormai mi hai messo la pulce all’orecchio e inizierò a partecipare alle manche in Italia e in giro per il mondo!
The Lady
Vai! E’ divertente, vedrai! 😀
Giulia
Ma che giochino particolare, non lo conoscevo proprio. Mi sfugge una cosa però: una volta trovata la cache la tieni o la rimetti al suo posto/la ricollochi? All’inizio credevo potessi tenerla ma forse ho capito male io!
The Lady
No, non la prendi. Puoi prendere quello che c’è dentro, volendo. Ma non il contenitore. Firmi il log che c’è dentro e la rimetti nello stesso identito posto dove l’hai trovata. Così qualcun altro la troverà dopo di te! 😉
MARTINA BRESSAN
Non conoscevo questa caccia al tesoro mondiale: Sembra davvero una bellissima iniziativa. Ho scaricato l’app nel cellulare e adesso andrò a vedere se c’è qualche cache dalle mie parti. A me piacerebbe molto partecipare! Quello che mi piace di più, però, è la collezione di souvenir che ci si può creare grazie all’oggetto ricordo lasciato da un altro partecipante che è passato prima di te!
The Lady
sì, è il gioco ideale per i collezionisti! 🙂 divertiti!!!
Patrizia
Va be, ma io adoro queste cose! Adesso spammo il tuo articolo a mio marito, cos’ magari lo convinco a partecipare. Anzi guardo dal sito se fosse possibile lasciare proprio qualcosa in qalche punto, mi piacerebbe essere parte attiva dell’iniziativa!
The Lady
Siii, più gente partecipa meglio è! 😀 Benvenuta a bordo!!