Fuerteventura: 5 avventure

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Si dice che a Fuerteventura ci siano più capre che abitanti. Non saprei quante siano le capre, ma sicuramente gli abitanti sono pochi! Lasciata l’unica autostrada, infatti, non si incontra nessuno. Si passano paesi interi senza incrociare un’anima, sembrano set cinematografici abbandonati a fine riprese. Gli unici posti pieni di vita sono le cittadine turistiche come Corralejo e El Cotillo, e la capitale Puerto del Rosario.

Dovete essere coscienti però che in un posto come Corralejo non state visitando la “vere” isole Canarie. Siete in una sorta di parco tematico dove ci sono più italiani (e tedeschi e inglesi) che spagnoli. E anche chi parla spagnolo non è necessariamente canario: quasi tutti vengono dalla Spagna peninsulare o dal sud America.

Detto questo, se cercate qualcosa di alternativo alle classiche e gettonatissime grandi spiagge del nord piene di turisti, vi lascio cinque opzioni per una (mezza) giornata diversa, con livelli di avventura da normale ad hard-core!

Classico panorama aridissimo di Fuerteventura

Avventura easy per tutti: gita a Isla de Lobos

Da Corralejo, non potete perdervi una gita semplice e piuttosto comune all’isoletta al largo della costa di Fuerteventura. La Isla de Lobos prende il nome dalle numerose foche (lobos in spagnolo) che un tempo abitavano questi 6 km² di terreno lavico, ormai disabitato.

L’intera Isla de Lobos è un Parco Naturale protetto e perciò il numero di visitatori giornalieri è limitato. E` essenziale prenotare un permesso. Lo trovate sul sito ufficiale dell’isola, e può essere richiesto gratuitamente nei 5 giorni precedenti la visita.

Vi suggerisco di prenotate anche il traghetto, se volte essere sicuri di avere un passaggio all’orario che preferite. Le barche “ufficiali” le trovate sul sito dell’Isla de Lobos, e sono quelle più a buon prezzo. Nel porto di Corralejo, comunque, troverete tantissime altre agenzie che offrono trasporti con catamarani, motoscafi o barche a vela. Alcune includono il permesso di accesso all’isola, nel caso in cui non siate riusciti a recuperarlo voi stessi. Altre affittano il materiale per fare snorkeling o altri sport acquatici. Ovviamente i prezzi sono più alti, ma avrete più scelta per l’orario di partenza e ritorno.

Una volta sull’isola, la spiaggia più gettonata è la Playa De La Concha De Lobos. E`lunga, sabbiosa, con un meraviglioso mare cristallino. La mattina presto è anche decentemente vuota, ma con l’arrivo di continue ondate di turisti, tende a riempirsi ad ogni ora che passa.
Il Puertito Isla de Lobos è un micro paesino con una spiaggia rocciosa non particolarmente interessante. Era un villaggio di pescatori, e le vecchie casette sono tutt’ora usate dagli originali proprietari. Qui si trovano anche una struttura coperta con tavoli e bagni, e il Chiringuito El Farero, l’unico ristorante dell’isola, sempre affollatissimo.

Una delle spiagge della Isla de Lobos, al largo di Fuerteventura
Il mare e i numerosi visitatori di Isla de Lobos

Avventura faunistica: la fattoria di dromedari

Fuerteventura come Lanzarote ha una razza di dromedari autoctona. Non è che sia un’esperta di questi animali, ma fondamentalmente son più piccoli rispetto a quelli del nord Africa. Vengono generalmente usati come attrazione turistica, offrendo brevi cavalcate guidate. Ho trovato però anche qualcosa di decisamente meno turistico e molto più utile: una fattoria di dromedari a scopo alimentare. E non scandalizzatevi: l’alimento non è il dromedario! Continuate pure a leggere!

Il progetto Drome Milk ospita circa 400 dromedari di una razza autoctona quasi a rischio di estinzione. Si trova vicino alla capitale Puerto del Rosario, ma ciò nonostante non è proprio semplicissima da raggiungere. Bisogna aggirare una zona militare percorrendo, ancora una volta, una stradina sterrata. Un paio di chilometri nel nulla e la fattoria appare in tutto il suo rustico aspetto.

Dromedario solitario passeggia nel terreno desertico attorno alla fattoria
Dromedario a passeggio

Per visitare i dromedari è obbligatorio contattare la fattoria in anticipo. La visita mostra i vari gruppi di animali, come li alimentano, il momento dell’uscita dai cancelli per una corsa libera nei “campi”, come li mungono… eh sì, perché la fattoria ha lo scopo di produrre latte per venderne i suoi derivati, come formaggio, yogurt, gelato e cioccolato! I dromedari rendono mediamente 30 volte meno latte di una mucca, quindi stiamo parlando di un prodotto molto particolare. Al momento della mia visita, stavano aspettando l’autorizzazione per poter iniziare la vendita al pubblico che gli auguro arrivi presto!

I dromedari sono animali curiosi e socievoli, e si prestano per ottime fotografie!

Una turista si presta da una simpatico annusata da parte di un curios dromedario
Incontri ravvicinati con la fauna locale

Avventura off-road di un certo spessore: la spiaggia di Cofete

Cofete è un vecchio paesino di pescatori famoso per la lunga, lunghissima spiaggia dorata sul lato occidentale dell’isola. C’è una sola strada per raggiungerlo e, come tantissime altre in Fuerteventura, è sterrata. In questo caso, però, non solo non è asfaltata, ma è anche tenuta malissimo, lunga una ventina di chilometri e, a tratti, a strapiombo sulla vallata vulcanica senza nessun tipo di protezione.

La Playa Cofete è enorme e sabbiosa. Anche quando c’è tanta gente, la lunga striscia di sabbia è talmente lunga che c’è sempre abbondante spazio per tutti. Siamo affacciati sull’oceano, senza altre isole nelle vicinanze. Quindi state attenti alle onde e alle correnti che possono diventare piuttosto violente. Non ci sono strutture né bar: portatevi qualcosa da mangiare e da bere.
All’ingresso della spiaggia c’è un parcheggio all’aperto. E proprio al lato, un curioso cimitero di pescatori ormai mezzo coperto dalla sabbia, piuttosto fotogenico! Nel paesino ad un chilometro di distanza troverete un ristorante e poco altro.

L'entrata ormai diroccata e coperta di sabbia del vecchio cimitero abbadonato dei pescatori di Cofete
Il cimitero abbandonato dei pescatori di Cofete

La domanda è: vale la pena di percorrere un’ora di strada (più il ritorno) con l’ansia a mille per passare qualche ora nella spiaggia di Cofete? Non ne sono molto convinta. Ma ci sono valide alternative. Per esempio, un simpatico minibus pubblico con ruote enormi da fuoristrada parte un paio di volte al giorno da Morro Jable, passa per il faro di Punta Jandia e raggiunge Playa Cofete. Non sarà il servizio migliore al mondo, ma risparmiate 10 anni di vita. Altrimenti affittate un fuoristrada: un 4×4 grosso e potente è quello che vi serve. Qualsiasi sia il vostro mezzo di trasporto, comunque, dovrete per forza lavarlo prima di riconsegnarlo, perché su questa strada avrà sicuramente cambiato colore!

L'autobus 4x4 alla fermata della spiaggia di Cofete
L’autobus 4×4 alla fermata della spiaggia di Cofete

Nella prima parte della strada sterrata per Cofete incontrerete capre e asini selvatici. Fuerteventura è piena di questi animali liberi in natura, ma per qualche motivo questo angolo meridionale dell’isola gli piace in modo particolare. Sono assolutamente abituati alla presenza umana e, se hanno fame, saranno loro ad avvicinarsi. In teoria è vietato dargli da mangiare, ma i turisti tendono ad ignorare questo divieto per un selfie un po’ rustico.

La lunga stricia di spiaggia a Cofete, vista del un belvedere sulla via non asfaltata affacciata su un dirupo di lava nera.
La spiaggia di Cofete vista dalla strada sterrata scavata nella roccia vulcanica

Avventura culinaria: il formaggio di capra artigianale

Con tutte le caprette che vivono a Fuerteventura, il formaggio di capra non poteva che essere il prodotto più famoso dell’isola! Lo si trova in tutti i ristoranti, ovviamente, sia nella versione classica di formaggio fresco, sia in varianti stagionate, speziate o affumicate.

Nei supermercati si trova il formaggio locale così come quello importato dalle altre isole, dal resto della Spagna o, specialmente nei luoghi turistici, dall’estero. Ma se volete più scelta, qualche versione un po’ originale o semplicemente un prezzo più basso, potete andare direttamente dai produttori. Dovrete cercare una quesería, ovvero un caseificio. E Fuerteventura ne ha parecchi.

Io sono stata alla Queseria Felipa sotto consiglio di gente del posto. Si trova in un paesino dell’entroterra, a pochi chilometri dalla capitale. Ovviamente l’accesso è attraverso la solita strada sterrata, e si viene accolti dall’inconfondibile odore delle caprette del caseificio. Il negozietto vende ad ottimi prezzi almeno una dozzina di tipi diversi di formaggio casereccio e freschissimo. Potete comprare sia forme intere che un pezzetti più piccoli, e potete chiedere di metterli sotto vuoto, così da farveli durare anche qualche settimana. A me quelli speziati (pepe, peperoncino, rosmarino,…) e quello ai fichi sono particolarmente piaciuti.

Capretta selvatica nel panorama vulcanico aridissimo di Fuerteventura
Simpatica capretta di Fuerteventura

Avventura (un po’ sopravvalutata) per gli amanti del far-west: hiking nel Barranco Encantado

Avevo visto foto spettacolari di questo canyon a Fuertevenura, con alte pareti rocciose scavate dal vento e un lungo percorso per una mezza giornata di ottimo escursionismo. Ecco, no. Diciamo che la passeggiata così come la vendono è sopravvalutata! Ma considerando il tipo di paesaggio, mi sento di consigliarla agli amanti del cinema western. E se si potesse percorrere a cavallo, sarebbe ancora più affascinante!
C’è da dire che Fuerteventura non è certamente una meta nota per l’escursionismo alle Canarie. E per buone ragioni: troppo caldo, poca ombra, dislivelli minimi e panorami ripetitivi. Ho scritto abbondantemente sulle tantissime opportunità di trekking a Tenerife, ma anche La Palma e La Gomera hanno paesaggi decisamente più interessanti di Fuerteventura. Nonostante ciò, avevo letto ottime recensioni di questo barranco e volevo vederlo di persona.

Il canyon di terra rossa del Barranco Encantado a Fuerteventura
Il canyon di Barranco Encantado

L’accesso al Barranco Encantado si raggiunge con una strada sterrata, tanto per cambiare. E si puó tranquillamente lasciare la macchina parcheggiata al lato del percorso perché, da queste parti, non passano molti veicoli. Il primo chilometro è un sentiero piatto, polveroso, nel nulla cosmico. La noia. Ma passato un cartello sbiadito che ci ricorda di non rovinare le rocce con inutili incisioni, ho iniziato a riconoscere le pareti, anzi, la parete verticale come quel meraviglioso canyon che avevo visto online. Da un punto di vista geologico e archeologico, le rocce sono curiose perché piene di conchiglie fossilizzate. Ma il tutto è molto meno impressionante del previsto. La parete è, appunto, una sola, quindi non si tratta propriamente di un canyon. E non è nemmeno tanto alta. Con l’angolo giusto e un buon gioco di luci, le fotografie mi avevano decisamente ingannata.

Ho camminato circa un altro chilometro perché il sentiero si fa man mano più carino. In alcuni punti ci si potrebbe tranquillamente girare un film western. Mi immaginavo i cattivi di turno là in alto (ma mica tanto alto!), appostati tra le rocce con i fucili, e la fila di cavalli dei protagonisti che avanza lentamente ignara del pericolo.
Forse al terzo chilometro inizia finalmente la seconda parete rocciosa, ma io a questo punto mi ero un po’ stufata e sono tornata indietro. Se qualcuno è arrivato fino in fondo, per favore fatemelo sapere nei commenti!

Una parete di terra rossa scavata dal vento e ricoperta di conchiglie nel canyon del Barranco Encantado
Una parete scavata dal vento e ricoperta di conchiglie nel canyon del Barranco Encantado

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Immagine Pinterest: avventure a Fuerteventura, per scoprire l'isola fuori dale classiche mete turistiche

2 risposte

  1. Silvia The Food Traveler

    Mi sa che devo dare una seconda possibilità a Fuerteventura. Ci sono stata secoli fa durante una vacanza organizzata all’ultimo minuto e siamo finiti in una sorta di albergo all inclusive nel bel mezzo del nulla. A parte la spiaggia, non c’era nient’altro e le auto o scooter da noleggiare erano sold out. Diciamo che non è stato il massimo. Ma non escludo di tornarci per scoprire qualcosa in più, a partire dalla spiaggia di Cofete con il bus 4×4!

    • The Lady

      Ho avuto il tuo stesso pensiero, passando per quelle strade nel deserto senza nessuno! 😃 E’ un tipo di vacanza che a me non piacerebbe per niente, ma altri invece cercano proprio questo. Comunque se posso darti un consiglio… la prossima volta lasica perdere Fuerteventura e prova una delle altre isole: ce ne sono di più interessanti! 😜

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