Belgio: oltre i classici itinerari turistici

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[Ultimo aggiornamento: 02/05/2024]

Belgio, paese di birra, cioccolato, moules-frites, politica, pioggia e famosissimi fumetti.
Proviamo ad andare oltre le solite cose e trovare un Belgio alternativo!

5 esperienze per visitare un Belgio alternativo

Tabella di confronto: le cose famose del Belgio e le cose che propongo in questa pagina: visita ad un Belgio alternativo

Il Belgio è diviso in diverse province, che si possono a grandi linee raggruppare in Fiandre (la parte nord, dove l’Olandese è la lingua madre), Vallonia (a sud, francese), Bruxelles (la capitale) e una piccola zona di lingua tedesca al confine ad est, in provincia di Eupen, che poveretti nessuno considera mai. Un po’ come la Basilicata.

1 – Fiandre: assaggio di vini a Gand

Il Belgio produce birra. Tanta e buona. Ogni anni molti produttori delle migliori birre al mondo provengono da questa piccola nazione. Vecchi monasteri e moderne industrie accolgono migliaia di turisti per far loro assaggiare questa antica bevanda e insegnare al popolino come produrla.

E invece io vi porto a Gand (nome autoctono: Gent), bellissima città universitaria delle Fiandre, per un assaggio di vini.
Ona, enoteca gestita da una giovane coppia, ad oggi organizza una volta al mese un assaggio tematico di vini. Vini mediterranei, rosé, giovani, da nazioni non tradizionalmente “vinicole”…. Ogni mese vengono presentati 6 vini sul tema proposto.
Simpatici e ben preparati, i due ragazzi raccontano le proprietà organolettiche, le uve, la produzione e un po’ di background della terra e dei vigneti di provenienza di queste bottiglie.
In olandese.
Gli osti parlano anche francese e inglese, ma il tempo è limitato e potreste perdervi parti interessanti della discussione se non parlate la lingua locale. Ma considerando che state bevendo degli ottimi vini, forse la cosa è relativamente poco rilevante! Specialmente dopo il quinto bicchiere…
Prenotazione obbligatoria online per una ventina di posti disponibili, prezzo ad oggi sui 25 euro a persona.

In Belgio il vino è considerato una bevanda alternativa: The Lady alle prese con un vino bianco durante un assaggio ad Ona. (Foto di Oksana Prots)
Imparando a gustare meglio un buon bicchiere di bianco (Foto di Oksana Prots)

2 – Eupen: Campeggio libero nella zona bivacco

In un paese dove piove tanto spesso quanto in Italia si parla di calcio, è importante imparare a non farsi troppi problemi meteorologici, quando si organizza qualche attività.

Esiste un circuito di “bivacchi” gratuiti, chiamati bivakzone aperti tutto l’anno e sparpagliati per tutto il territorio nazionale. In questa zona a Est del paese, si trovano all’interno della più antica riserva naturale belga-tedesca, la Naturpark Hohes Venn–Eifel.
Portate tenda, acqua potabile e quello che serve per la notte, raggiungete la zona desiderata a piedi (a volte dopo poche centinaia di metri da una strada principale, a volte parecchio più lontano), accendete il barbecue con la legna raccolta dai gestori (o la raccogliete se è terminata) e siete liberi di campeggiare!
Alcune di queste zone hanno acqua corrente non potabile, altre no (ma potreste esserci un bel fiumiciattolo fresco e pulito). Alcune hanno una latrina, altre no (ma ci sono i cespugli….).
Il tutto è molto, MOLTO spartano. Ma è anche gratuito, generalmente tranquillo e pulito (nel senso naturalistico del termine!).
Dormire di fianco al fiume con il rumore dell’acqua che scorre dopo un buon barbecue o guardare le stelle nella fresca estate belga non è affatto male!

Attenzione: come avvisano parecchi cartelli, rispettate le regole di ogni bivacco e non lasciate tracce del vostro passaggio, solamente le vostre impronte!

La vista sul bosco del parco Hohes Venn–Eifel, dalla tenda piantata di fianco al fiumiciattolo.
La vista sul bosco del parco Hohes Venn–Eifel, dalla tenda piantata di fianco al fiumiciattolo.

3 – Confine Fiandre-Vallonia: Hallerbos, il bosco blu

Hallerbos è un bosco come tanti altri, con sentieri ben tenuti e amanti della natura che passeggiano, vanno a cavallo o portano a spasso i cani. Ma in primavera qualcosa di magico succede: tra Aprile e Maggio, infatti, fioriscono le campanule (o più  precisamente le hyacinthoides non-scripta), trasformando il tappeto d’erba verde del sottobosco nel magico boschetto dei Puffi.

Il comune organizza bene le visite, offrendo mappe gratuite ai turisti all’entrata principale del bosco, con indicati i migliori itinerari.
Lo spettacolo è davvero sorprendente e dura circa un mese. Quando le temperature salgono, le foglie degli alberi aumentano, rendendo più difficile per la luce del sole raggiungere il suolo. A questo punto i bei fiori blu lasciano nuovamente il posto al solito verde.
Per visitare Hallerbos nei giorni migliori, controllate il periodo di fioritura sul sito dedicato al bosco.

Uno scorcio di Hallerbos durante la fioritura delle campanule, con un tappeto di fiorellini blu tra gli alti alberi. L'aspetto alternativo di questo bosco in Belgio, lo rende particolarmente attraente da un punto di vista turistico locale.
Hallerbos durante la fioritura delle campanule

4 – Bruxelles: Arrampicata di beneficenza

La palestra Itineraires, centro di attività per bambini e palestra di arrampicata e bouldering, organizza già da un paio d’anni una raccolta fondi per i Rohingya di un gigantesco campo profughi in Bangladesh. Una domenica d’inverno il centro rimane aperto da mattina a sera, accogliendo gli scalatori e i loro sostenitori con cibo e bevande.
La simpatica idea per la raccolta fondi è di farsi sostenere “al metro”: scali 10 pareti da 15 metri l’una? Hai scalato 150 metri. Se una persona ti sostiene per 10 centesimi al metro, a fine giornata offrirà 15 euro. Trova 10 fans, e raccoglierai facilmente 150 euro da donare alla buona causa!

In 5 ore di scalata io ho collezionato 142 metri, un sacco di foto e una gran stanchezza!

Interno della palestra Itineraires, con le pareti d'arrampicata durante un'attività di beneficenza. La schedacipazione di The Lady
Le pareti d’arrampicata di Itineraires e la mia schedina di partecipazione!

5 – Il cioccolato

Mi è piaciuto esplorare un Belgio un po’ alternativo, fuori dai percorsi comuni. Ma su questo rimango tradizionalista: entrare in una cioccolateria belga è un po’ come entrare da Tiffany. Anche i prezzi sono simili, ma ne vale sempre la pena!

Vetrine di negozi di cioccolato belga, molto elaborate e curate nei dettagli
Vetrine di cioccolaterie locali
Immagine per Pinterest: Belgio alternativo

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20 risposte

  1. Julia

    Mi piacerebbe un sacco visitare Gand, magari proprio con la bella stagione. Ho visto invece Bruxelles ma velocemente, dovrei approfondire!

    • The Lady

      Tra le due, secondo me, non c’è proprio paragone! Gand è meravigliosa! Ma in generale le Fiandre a me piacciono molto più che la Vallonia!

  2. marco

    Ho lavorato in Belgio per 5 anni e sono un accanito anti Belga in tutto, sono anche un grande viaggiatore e leggendo il tuo articolo ho visto nella mia mente un altro Belgio, forse mi hai convinto a farci un giorno un altra visita, magari girando in questi posti descritti da te cosi bene…. complimenti

    • The Lady

      5 anni antibelga e con un articolo intravedi la luce in fondo al tunnel? 😀 Forse hai solo avuto la sfortuna di frequentare i posti (e la gente??) sbagliata! Il mondo è tanto grande, non devi tornarci di proposito. Ma se passi per caso…. facci un pensiero! 😉

  3. Valentina

    Sono stata in Belgio tanti anni fa con la mia famiglia e mi piacerebbe moltissimo tornarci, soprattutto per visitare Bruges e Gent che in quel lontano 2001 non eravamo riusciti a visitare. Ricordo le tante quantità di cioccolato comprate (ahahah all’epoca amavo la cioccolata, ora il solo odore mi fa venire la nausea)! Immagino che i prezzi (compresi quelli del cioccolato) siano cari… più si va verso il nord Europa e più il costo della vita è caro

    • The Lady

      non ti piace il cioccolato??? ? ? ? (che è la stessa reazione che la gente in Belgio ha, quando dico che non mi piace la birra! ? )

  4. Veronica

    Il Belgio sembra il mix perfetto per me e il mio fidanzato: lui lo lascerei a bivaccare al Naturalpark o a fare arrampicate mentre io mi perderei per il bosco a guardare quel bellissimo tappeto blu e a visitare le cioccolaterie! L’unica cosa che probabilmente eviteremo sono i tour vinicoli visto che nessuno dei due beve.

  5. stefania sabia

    Penso che il luogo che più mi piacerebbe visitare è il Bosco Blu, sono un’amante dei percorsi nella natura e delle fioriture dai colori accesi.

    • The Lady

      Quel bosco è uno spettacolo davvero! Se hai la possibilità di visitarlo durante la fioritura, te lo consiglio davvero!

  6. gloria

    Il Belgio mi è sempre piaciuto e spero di poterlo visitare presto. Dico che quest’articolo mi ha portato fuori dalle comuni cose che si dicono e che si sanno a grandi linee di questo Paese. Fanstatica la tua descrizione e che dire di Gand? Insomma che fioritura pazzesca! Non sapevo poi dei bivacchi, pensi ne esistano anche in Italia?

    • The Lady

      Non ho mai sentito si bivacchi simili in Italia. Sono davvero una bella idea, a me sono piaciuti molto. Se li trovo da altre parti ne parlerò sicuramente! 🙂

    • The Lady

      E’ un bellissimo posto, molto turistico, ma in effetti credo più per la gente del posto che non per chi viene da fuori!

  7. Ilaria Fenato

    Sono stata in Belgio nel 2015 ed ho visitato soltanto Gand e Bruges, tipico percorso turistico quindi queste alternative non le conoscevo affatto ed è molto molto interessante! Magari ci torno e faccio qualcosa tra queste opzioni, tipo la notte in tenda mi attira molto ?

  8. Claudia

    Noi saremmo dovute andare in Belgio la prossima settimana ma la meta è solo rimandata.
    Faremo tesoro dei tuoi consigli, in particolar modo quelli su Hallerbos (che meraviglia quel bosco!).

    • The Lady

      Peccato!!!! Se pensate di visitare Hallerbos, ricordatevi che la fioritura dura solo un mesetto all’anno!! Altrimento è cmq un bel boschetto, ma ce ne sono tanti altri 😀

  9. valeria

    Tutte ottime alternative a quello che di solito offre il Belgio. Oltre quella che hai proposto tu, conosco altre enoteche che propongono degustazioni di vini a prezzo abbordabili (se non ricordo male proprio a Gent, ho lavorato per 6 anni nel settore vinicolo e avevamo come clienti enoteche proprio in Belgio).

    • The Lady

      Il vino in Belgio è una nicchia, ma molto ben costruita! In effetti conosco un paio di altre enoteche, ma non ho provato le loro degustazioni!

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