I beghinaggi (dall’olandese begijnhof) sono complessi di edifici che ospitavano comunità di beghine, dalle quali hanno infatti preso il nome. Si trovano soprattutto nelle Fiandre e nei Paesi Bassi, ma ne esistono alcuni anche nella Francia nord orientale e in Germania nord occidentale.

Storia e struttura dei beghinaggi
Entrare in un beghinaggio è come fare un passo indietro nel tempo. Il loro aspetto originario è rimasto spesso intatto nei secoli.
I beghinaggi erano composti solitamente da un cortile sul quale si affacciavano case di piccole dimensioni e una chiesa. Erano spesso circondati da un muro che li separava dal resto della città, alla quale accedevano tramite una o due varchi, a seconda delle dimensioni del complesso. Alcuni comprendevano anche un convento o un’infermeria.
Furono costruiti attorno al XIII secolo per ospitare le beghine e generalmente smantellati o abbandonati nel XIX o XX secolo.
Oggi i beghinaggi sono quasi tutti patrimonio dell’UNESCO, che ne protegge l’aspetto e la manutenzione architettonica. Le abitazione facenti parte di un beghinaggio sono considerate aree di tendenza e spesso occupate da artisti.

Chi erano le beghine?
Il termine beghina ha un’etimologia incerta. Forse deriva dagli oppositori di un prete di Liegi, forse dalla figlia di un nobile di Landen o forse ancora da un antico termine anglosassone che si tradurrebbe con “mendicare”.
Certamente, però, è sempre stato usato per indicare quelle donne che abitavano i beghinaggi.
Nei paesi europei, a causa di guerre e campagne militari continue, durante il basso medioevo era frequente una sproporzione di numero tra donne e uomini. Vedove e giovani sole si trovavano nella difficile situazione di vivere senza una famiglia che le potesse mantenere. Pare che per questa ragione si sia formato, tra gli altri, il movimento delle beghine. Queste donne, comunque, non facevano parte di un ordine religioso come le suore. Erano cattoliche ma servivano la chiesa senza prendere voti.
Le beghine provenivano da qualsiasi strato sociale, anche se la maggior parte appartenevano ai ceti più poveri. Le poche provenienti da famiglie benestanti potevano permettersi di vivere da sole in una casa piccola ma tutta per sé; a volte avevano anche dei servitori. Le altre, solitamente finanziate da benefattori, vivevano invece in comunità, condividendo le abitazioni del beghinaggio e la vita quotidiana.
Molte beghine si mantenevano lavorando, insegnando o con lavori manuali quali il ricamo e la cucina. Il resto del tempo lo dedicavano alla preghiera e alla vita comune.

I beghinaggi olandesi e belgi
I beghinaggi più famosi si trovano nei Paesi Bassi e nelle Fiandre, nord del Belgio. Proprio in quest’ultimo paese, ogni singolo comune ha, prima o poi, ospitato almeno un beghinaggio. Per chi visita Bruges, Gand, Lovanio, Amsterdam o Anversa, i beghinaggi sono tappa obbligatoria!
I tre beghinaggi di Gand
Gand ha due beghinaggi in città e un terzo un poco fuori. Il vecchio beghinaggio di Santa Elisabetta (Oud Begijnhof Sint-Elisabeth) ha perso i muri che lo circondavano e fa oggi parte integrante della città, pur mantenendo le caratteristiche facciate in mattoni bianchi delle case. Nel 1873, le beghine si spostarono fuori Gand nel nuovo grande beghinaggio di Santa Elisabetta (Groot Begijnhof Sint-Elisabeth), che arrivò ad ospitare anche 600 donne contemporaneamente. Il terzo, il piccolo beghinaggio di Nostra Signora ter Hoyen (Klein Begijnhof Onze-Lieve-Vrouw ter Hoyen), si trova con una breve deviazione sul cammino tra la stazione ferroviaria principale e il centro storico di Gand, leggermente fuori dai classici itinerari turistici. Costruito nel 1235, e’ sito UNESCO e splendidamente conservato tra le sue vecchie mura. Calmo e silenzioso, per me merita assolutamente una visita!

ll beghinaggio più visitato: Bruges
E’ forse uno dei più famosi, anche perché ben sfruttato dal turismo continuo della città . Lo si incontra sulla strada che si percorre a piedi dalla stazione dei treni al centro di Bruges. Ben tenuto nonostante l’affollamento giornaliero, ha una corte centrale sulla quale si affacciano le ex casette delle beghine, una chiesa e una bella casa-museo che vale la pena visitare. Quest’ultima, al prezzo di un paio di euro, ha un’interessante esposizione di oggetti antichi e la ricostruzione di alcune stanze d’epoca.
Il beghinaggio di Bruges ad oggi è abitato da suore.

Il beghinaggio più piccolo del Belgio: Bruxelles
E’ costituito da 2 case del XVI e XVIII secolo affacciate su un cortile con vista sulla chiesa di San Pietro e San Guido. Qui vivevano 8 beghine e il museo mostra la vita quotidiana di queste donne.
L’isolamento: il beghinaggio di Amsterdam
Famoso e frequentato quanto quello di Bruges, il beghinaggio di Amsterdam è un piccolo gioiello architettonico. Come pochi altri, non era semplicemnte circondato da un muro, ma ddirittura da canali, con un ponte come unico ingresso. Oggi ci si accede attraverso un portale e si può visitarne il cortile e la chiesa.
Ha una storia interessante: nel 1578, quando Amsterdam divenne calvinista, il beghinaggio fu l’unica istituzione romana cattolica col permesso di praticare una religione diversa dal calvinismo. La chiesa in verità fu ufficialmente chiusa, ma le case delle beghine, in quanto proprietà privata, rimasero libere. Nel 1671 due case del beghinaggio furono trasformate in chiesa. Non affacciandosi all’esterno, rimase per anni una chiesa clandestina nascosta ad occhi indiscreti.

L’ultima beghina: il beghinaggio di Kortrijk
Kortrijk, o Courtrai, ha un piccolo beghinaggio nel cuore del centro storico. Proprio a questo beghinaggio è appartenuta Marcella Pattyn, tradizionalmente considerata l’ultima beghina, morta nel 2013 a 92 anni.
La quiete del beghinaggio: Anversa
Non lontano dal centro storico, il beghinaggio di Anversa enorme con un bel cortile ombreggiato al centro. Come in tutti gli altri beghinaggi, e’ richiesto di mantenere un discreto silenzio all’interno delle mura. Qui, nel giardino centrale in particolare, e’ vietato l’uso dei cellulari!

Mantenimento di un beghinaggio: Mechelen
Non è facile mantenere una struttura così vasta e antica, protetta da rigide regole nazionali e internazionali (quando il beghinaggio fa parte dei siti dell’UNESCO) e visitata giornalmente da tanti turisti. Alcuni beghinaggi sono stati ristrutturati in passato, privatamente o con finanziamenti pubblici. Altri attendono delibere. Ma mantenere l’aspetto originale di questi gruppi di edifici è costoso e necessita di coerenza di intervento non solo a livello locale, ma anche nazionale.
Il beghinaggio di Mechelen è stato uno dei primi a ricevere fondi ed è stato in gran parte ristrutturato. Non lontano dal cntro storico, merita assolutamente di essere visitato.

La perla rara: il beghinaggio di Lier
Lier è una cittadina semi sconosciuta alla maggior parte dei turisti che visitano il Belgio. A mio parere è un gran peccato perché, oltre che trovarsi comodamente a pochi minuti di treno da Anversa, è anche davvero carina, e ottima meta per una giornata fuori dai classici itinerari turistici.
Per una città così piccola, il beghinaggio di Lier è sorprendentemente vasto e veramente ben tenuto. Ha due ingressi, una chiesa, un convento (che fu anche orfanotrofio), due vie parallele principali e ben 162 case.

sandra
Interessante ed originale questo articolo! Avevo sentito parlare delle beghine ma mai così approfonditamente e non sapevo esistessero luoghi simili in giro per l’Europa. Da vedere assolutamente!
The Lady
Grazie! Sì, ce ne sono tanti e li ho trovati molto interessanti: meritano una visita! 🙂
Andrea
Molto interessante. Mi permetto di segnalare il beghijnhof di Leuven, a mio avviso molto pittoresco e comunque reso vivo dalla presenza di studenti universitari del prestigioso ateneo.
The Lady
Ho ricevuto molte segnalazioni riguardo entrambi i beghijnhof di Leuven! Devo assolutamente aggiungerlo! Grazie mille! 🙂
Silvia The Food Traveler
Conoscevo la storia dei beghinaggi in maniera superficiale ma questo articolo mi ha permesso di scoprire delle cose che non sapevo. Infatti, pensavo erroneamente che si trattasse di suore. Mi dispiace non essere riuscita a vedere quello di Amsterdam perché dalle foto che ho visto in giro (e da quelle di altri beghinaggi europei che hai postato tu) sembrano luoghi davvero belli, dove il tempo si è fermato.
The Lady
In alcuni c’erano ANCHE delle suore, ma i due gruppi convivevano in maniera piuttosto indipendente. Il beghinaggio di Amsterdam è famoso ma francamente non è assolutamente tra i più belli che ho visto. Un po’ troppo rimodernizzato, per i miei gusti! Se passi dal Belgio troverai i migliori! 😉
silvia
Molto interessante non li conoscevo, ammetto però di essere stata nella zona, nelle fiandre solo a Bruxelles i paesini attorno devono essere davvero molto carini.
The Lady
Io adoro le Fiandre, le consiglio sempre a chi passa da queste parti! Trovo le città fiamminghe di una bellezza unica!